Gli stipendi non sono arrivati nè ieri né stamattina, così nel cantiere del Terzo valico di Radimero lo sciopero a oltranza indetto venerdì va avanti. Ancora braccia incrociate da parte dei dipendenti del consorzio Radimero Scarl, che non hanno ricevuto lo stipendio il 15 ottobre scorso e quindi indetta dalle segreterie di Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL di Alessandria l’astensione dal lavoro, fermando quindi l’attività di scavo della galleria di valico verso Genova, dopo che già a luglio si erano verificati problemi del genere. Il problema è che ieri il cda del consorzio di imprese, formato dalla Toto Costruzioni di Chieti e dalle Seli Overseas, quest’ultima facente parte del gruppo Grandi lavori Fincosit di Roma, già in pessime acque, si è riunito come annunciato dalla Toto ma non si sa se ha deliberato o meno il pagamento degli stipendi. Stamattina, infatti, i lavoratori non avevano ancora ricevuto nulla. “Per questo – spiega Franco Parisi, sindacalista della Filca Cisl – lo sciopero andrà avanti. L’azienda ci ha fatto solo pervenire un foglio dove era scritto che hanno intenzione di pagare ma i lavoratori, finché non riceveranno il bonifico su loro conto in banca, non riprenderanno a lavorare.

Il cantiere del Terzo valico a Radimero

Hanno ormai perso la fiducia e si comporteranno così anche in futuro: entro il 15 di ogni mese lo stipendio va pagato, altrimenti si farà ancora sciopero”. Il cda di ieri, secondo quanto affermato dalla Toto, doveva “deliberare in merito un nuovo apporto di risorse da parte di entrambi i soci, che si somma a quanto già investito sino a oggi per fare fronte agli impegni della società”. Dovevano ciòè arrivare nuovi soldi da parte di Toto e di Seli e a questo punto c’è da chiedersi cosa sia successo, visto che, al momento, dalla Toto non rilasciano dichiarazioni. L’unica novità arriva dal quotidiano Il Sole 24 ore, dove è stata pubblicata la notizia dell’acquisizione della Seli Overseas da parte di Impregilo Salini, socio di maggioranza del Cociv, il quale intenderebbe in questo modo, probabilmente, riprendere l’attività anche nei cantieri di Voltaggio e Novi-Basso Pieve, in mano alla Grandi Lavori, e fermi da mesi poiché l’azienda romana è anch’essa senza soldi. Intanto, il Cociv smentisce di essere debitore di 11 milioni di euro nei confronti della Radimero Scarl, come sostenuto dalla Toto Costruzioni: “Non abbiamo alcuna posizione debitoria aperta nei confronti della Radimero Scarl”, senza aggiungere alcuna spiegazione su una situazione che mette in mezzo il futuro dei lavoratori e di un’opera contestata come il Terzo valico. Del resto, anche la Toto, rispetto alla smentita del Cociv, non fornisce ulteriori dettagli a sostegno di quanto affermato. A questo punto, chi dice la verità?