Record di tumori, mesoteliomi e sclerosi tra Pozzolo e Alessandria.

Reso noto a Bosco Marengo dal comitato Torrente Orba lo studio epidemiologico di Asl e Arpa sulla Fraschetta. Il medico Bertoni: “Si deve dire no alla discarica di cascina Pitocca”.

0
13162

Secondo lo studio epidemiologico redatto da Asl e Arpa riferito agli anni 1996-2014 nella Fraschetta, in sostanza la pianura tra Pozzolo e Alessandria, l’incidenza di alcuni tipi di tumore e di altre malattie molto gravi come la sclerosi è superiore del 50-60% rispetto al resto della Regione o della Provincia. I dati sono stati resi noti venerdì sera a Bosco Marengo nell’assemblea organizzata dal comitato Torrente Orba sul progetto Filippa2, 965 mila metri cubi di spazzatura che dovrebbero essere ammassati nella ex cava di cascina Pitocca, tra Frugarolo e Casalcermelli. A citare gli inquietanti dati è stato Moreno Bertoni, medico della Città della Salute di Torino, secondo il quale “la discarica di rifiuti di cascina Pitocca rischia di far aumentare tumori e altre patologie nel territorio della Fraschetta”. Un progetto che Gian Piero Godio di Legambiente ha ricordato essere “cinque volte superiore al fabbisogno di rifiuti dell’intera provincia”. Nella ex cava non lontana dal torrente Orba verrebbero ammassati in otto anni, tra l’altro, fanghi prodotti dai processi di chiarificazione delle acque e da processi di decarbonatazione, inerti dal recupero di carta, plastica, legno, vetro e simili, materiali misti prodotti dal trattamento meccanico di rifiuti e terre.

Moreno Bertoni

Bertoni ha ricordato che nella Fraschetta “i tumori della laringe e il mesotelioma superano del 50% il resto della Regione, la sclerosi multipla del 60%. Una situazione legata alla presenza del polo chimico di Spinetta, dell’area industriale D5 di Alessandria, dell’impianto Aral e del rio Lovassina, che passa vicino alla ex Fabbricazioni nucleari di Bosco”. La nuova discarica, secondo il medico, avrà un impatto negativo su ambiente e salute anche a causa del traffico: sono previste decine di automezzi diretti alla discarica per ben 8 anni. Soprattutto il traffico è il motivo che ha spinto il Consiglio comunale boschese a dire no al progetto. “Il nostro territorio ha già dato – ha detto il sindaco Gianfranco Gazzaniga. – La strada 181 è già invasa dai mezzi del Terzo valico e delle centrali a biomasse, proprio davanti alle scuole”. Proprio in merito al piano cave del Terzo valico cascina Pitocca era stata giudicata di difficile utilizzo per lo smarino per via della viabilità: i camion, proprio come per la discarica, devono infatti attraversare i centri abitati di Bosco e Casalcermelli. Il sito era stato quindi classificato come “riserva”. Ricordati inoltre i rischi di inquinamento della falda acquifera sottostante e la vicinanza del torrente Orba. L’iter in Provincia è sospeso fino al 30 giugno su richiesta dei proponenti, che puntano sulla riqualificazione successiva dell’area con la creazione di un parco.- “Forse tra trent’anni”, sostengono il comitato, Legambiente e Pro Natura.