“Resto a casa”, arriva la “badante condivisa”

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Badante condivisa, il primo gruppo formato

Ha preso avvio a Novi il progetto “badante condivisa”, realizzato per assistere, soprattutto gli anziani, a domicilio. Un programma che si rivela fondamentale visti i tempi di restrizioni in cui viviamo. Mettere a disposizione una persona, potrà dunque rivelarsi una chiave importante sia per quanto concerne l’assistenza che per creare posti di lavoro.

Oggi sono già 30 le allieve e gli allievi che hanno ultimato il progetto “Resto a casa”, promosso dalla cooperativa sociale Azimut e dal Comune di Novi, in collaborazione con Unicredit Foundation. Ieri sono stati consegnati i primi attestati di questa formazione durata 40 ore, che fornisce una risposta concreta alla solitudine e a coloro che necessitano quotidianamente anche di una semplice assistenza, come far la spesa, acquistare farmaci o avere compagnia. Il corso è stato rivolto a disoccupati, i quali hanno sviluppato professionalità sull’assistenza familiare. La proposta, innovativa per il territorio, consiste nel condividere l’assistente familiare da parte di un quartiere o anche di un condominio, in funzione della flessibilità di orario di cui necessita l’assistito.

Adesso, la cooperativa Azimut potrà mettere in contatto il personale formato (colf, badanti ecc…) con le famiglie che hanno l’esigenza di affidare i propri cari o anche la cura della propria casa, in mani affidabili. “Il nostro scopo – ha spiegato Monica Milano, coordinatrice del progetto – ha l’obiettivo di accompagnare gruppi di anziani residenti in città, nello svolgimento di attività legate al benessere psicofisico ed incentivare, attraverso l’esperienza che sarà gratuita in questa fase perché a carico del progetto, i vantaggi di una badante condivisa”-. “Per cui – prosegue Milano – al martedì mattina (da oggi, ndr) invitiamo coloro che fossero interessati, a venire nel giardino della biblioteca comunale dalle 9,30, per una chiacchierata e un caffè”-.

“Questa proposta riveste una forte risposta alle esigenze delle famiglie – ha aggiunto la vicesindaco Felicia Broda. Il problema dell’assistenza domiciliare, soprattutto degli anziani, è molto presente e spesso non si riesce a risolvere attraverso i canali istituzionali. Condividere l’assistenza significa fornire un valido supporto senza invadere spazi, mantenendo il domicilio degli assistiti, specialmente quando ci troviamo di fronte a persone incapaci di farcela da soli nelle faccende quotidiane”-.