Riaprire ai passeggeri la linea Ovada-Alessandria? Se ne può parlare mai i Comuni devono metterci del loro, come è successo altrove”. L’assessore regionale ai Trasporti, Francesco Balocco (Pd) risponde così alla mozione proposta dai consiglieri regionali 5 stele sulla riapertura della tratta ferroviaria, chiusa dal 2012 dalla giunta Cota creando enormi disagi ai pendolari, costretti a utilizzare un servizio bus non sempre all’altezza o a utilizzare l’auto. Sia la Regione che l’Agenzia per la mobilità piemontese sono state più volte portate a conoscenza dei disagi e il comitato dei pendolari attende da maggio, quasi due mesi, una risposta proprio dall’Agenzia rispetto a una serie di temi decisi la primavera scorsa per migliorare il servizio, tra cui il ripristino della corsa bus delle 18,40 da Alessandria a Ovada ma, soprattutto, nel lungo periodo, del servizio ferroviario della linea, come ipotizzato nello studio redatto dalla stessa Agenzia per mobilità nel 2017, inserendo, ha chiesto il comitato, la linea in questione “nel bando di gara Regionale non come linea sospesa con opzione di riattivazione ma come linea da capitolato per il trasporto ferroviario, in prossimità di pubblicazione”.

Paolo Mighetti
Paolo Mighetti, consigliere 5 stelle fra i firmatari della mozione

La mozione dei 5 stelle, che potrebbe essere discussa entro l’estate, tra l’altro evidenzia come a oggi risultano 13 mila persone che usano mezzi privati per spostarsi lungo la tratta e che il servizio messo in campo dalla società Arfea costa 355 mila euro l’anno. Come a dire che le potenzialità per una riapertura ci sarebbero, come proposto dallo studio dell’Agenzia, che prospettava 14 treni al giorno integrati con i bus: 1,7 milioni il costo ma, sostengono i 5 stelle, la maggiore spesa sarebbe giustificata dal bacino di utenti potenziali. “La linea – sostengono i consiglieri regionali – nel 2012 risultava poco utilizzata a causa della carenza di treni, non perché non fosse utile”.

La stazione di Ovada

La mozione, se verrà approvata, impegnerà la Regione a riattivare il servizio ferroviario per i passeggeri. L’assessore Balocco, come si diceva, chiama in causa i Comuni: “Per quanto riguarda la richiesta di incontro mi farò io stesso promotore per ascoltare insieme all’Agenzia della Mobilità le ragioni e le proposte del comitato dei pendolari per quanto riguarda il servizio bus. Ricordo che la competenza sulla programmazione è dell’Agenzia, nella quale sono rappresentati i Comuni e le province interessate e che ha piena facoltà, nell’ambito delle risorse assegnate dalla Regione, di organizzare i servizi secondo le esigenze dei territori e degli utenti che del servizio sono fruitori. Invito pertanto comunque sempre a fare riferimento agli stessi Comuni, che a loro volta si faranno portatori in sede di Agenzia delle istanze dei comitati dei pendolari. Rispetto alla mozione – prosegue Balocco – ricordo agli amici 5 stelle che non basta una mozione per riaprire una linea chiusa nel 2012 dalla Lega che adesso è al governo insieme a loro.

Francesco Balocco

La linea, pur non presentando oneri infrastrutturali per il ripristino, essendo rimasta in esercizio per il traffico merci, presenta criticità per quanto riguarda la sostenibilità economica. Tuttavia se, come per altri territori che hanno fortemente voluto la riapertura di una linea sospesa, anche per questa linea arriverà una condivisione forte da parte dei Comuni interessati, come Regione siamo disponibili a sostenere ogni iniziativa utile, purché supportata da un modello di esercizio che ne giustifichi i costi. Mi riferisco alla Savigliano-Saluzzo, alla Casale-Mortara e Casale-Vercelli, alla Novara-Varallo, all’Alba-Asti per le quali sono già stati sottoscritti, o sono in via di definizione come per la Chivasso-Bruzolo, dei protocolli di intesa per la loro riapertura che avverrà a partire dai prossimi mesi”. L’agenzia fa sapere, tramite la Regione, di attendere ancora una formalizzazione della manifestazione di interesse della Saamo di Ovada e della Inreil di Genova per la gestione della linea con treni e bus.