Rifiuti, Novi e Tortona chiedono gradualità: “A regime nel 2019”

I due Comuni appoggiano Gestione Ambiente: serve più tempo per mettere in atto il porta a porta spinto. Barisione, presidente del Csr: “Rispettare gli accordi sul 2018”.

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Chissà se dall’incontro di mercoledì il Consorzio servizio rifiuti (Csr) terrà duro nei confronti di Gestione Ambiente sull’avvio graduale e non immediato, a partire da gennaio 2018, del nuovo metodo di raccolta rifiuti. Una richiesta, quella della società novese, appoggiata anche dai Comuni di Tortona e Novi Ligure, i più grandi del bacino di Gestione Ambiente, che, per altro, sarà esteso anche all’alta Val Lemme, con la scelta di Gavi e dei Comuni dell’Unione Vallemme (Fraconalto, Voltaggio, Carrosio e Parodi) di lasciare Econet.

Il sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere
Il sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere

“Non è stato chiesto nessun rinvio – precisa Rocchino Muliere, sindaco novese – ma piuttosto una gradualità nell’applicazione del nuovo servizio”. Con il metodo, detto “Contarina”, la raccolta rifiuti dovrebbe portare a un aumento della differenziata per rispettare i limiti indicati dalla legge e far arrivare, in futuro, anche a una diminuzione delle tariffe, che verrebbero stabilite non più solo in base alla metratura delle abitazioni ma anche e soprattutto in riferimento alla quantità dei rifiuti prodotti. Modalità che comportano per le aziende di raccolta grossi investimenti e una decisa partecipazione da parte dei cittadini. “Praticare questo metodo in un paese di 500 abitanti – spiega Muliere – non comporta grosse difficoltà mai in realtà come Novi e Tortona, dove si sfiorano i 30 mila residenti e ci sono molti condomini, serve una gradualità, partendo dalle zone dove già è in vigore il porta a porta tradizionale. Questo non perché si voglia boicottare il progetto ma, anzi, per evitare problemi con la popolazione. In altre realtà la cattiva applicazione del servizio ha portato a fare marcia indietro, ripristinando i cassonetti stradali, che invece devono sparire”.

Novi e Tortona hanno chiesto di cominciare dai rifiuti non urbani, prodotti cioè dalle aziende. “L’avvio – prosegue il sindaco – avvenga pure a gennaio ma con gradualità mentre nei Comuni più piccoli che lo desiderano si potrebbe già partire a pieno regime”. C’è poi il capitolo tariffe: “Non ci devono essere aumenti per i cittadini – conclude Muliere – neppure all’inizio ma anche per questo aspetto alle aziende servono dati precisi e per averli serve tempo”.

Il presidente del Csr, Fabio Barisione, no è d’accordo: “Sarebbe un vantaggio per tutti rispettare i tempi previsti, cioè gennaio 2018. Mercoledì valuteremo le richieste di Gestione ambiente indicate nella lettera inviata al Csr pochi giorni prima dell’ultima assemblea del consorzio. Noi riteniamo che non si debba attendere il 2019 per entrare a pieno regime. Ricordo che la Econet, tra Ovadese e Acquese, e la 5 Valli intendono rispettare la date indicate a suo tempo”. La 5 Valli subentrerà a Gestione Ambiente ad agosto a Sant’Agata Fossili, Villalvernia, Paderna, Casalnoceto e Arquata Scrivia. In quest’ultimo paese, il più grande di tutto il bacino con oltre 6 mila abitanti, il nuovo servizio del cosiddetto “porta a porta spinto” prenderà il via a ottobre, in maniera graduale. Una fase sperimentale, secondo i programmi, sarà avviata ad agosto a Carrega Ligure, e si estenderà a tutti gli altri paesi montani per arrivare successivamente agli altri centri maggiori, cioè Vignole, Borghetto e Stazzano. Intanto, il presidente Giovanni Pasquale si è dimesso dopo aver concluso il piano industriale dell’azienda.