Sale, dopo dieci anni l’Asl condannata a risarcire il Comune.

La questione riguarda il mai attuato gruppo di cure primarie di via Marconi: l’azienda sanitaria non ha mai pagato gli affitti. Ora il Tar ha nuovamente dato ragione all’amministrazione comunale, che attende 200 mila euro.

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E’ di circa 200 mila euro la somma che presto arriverà nelle casse del Comune di Sale come risarcimento per le spese sostenute e i mancati affitti previsti dal progetto di gruppo di cure primarie nell’edificio di via Marconi. Nel 2009 l’amministrazione comunale e l’Asl avevano stipulato un accordo riferito all’immobile acquistato dal Comune per organizzare, da parte dell’azienda sanitaria locale, un luogo dove riunire i medici del paese insieme a infermieri, operatori socio sanitari e specialisti. Tutto naufragò successivamente poiché, secondo l’Asl, i dottori rifiutarono di aderire all’iniziativa e le soluzioni alternative prospettate in seguito non ebbero successo. Così, per anni l’edificio non è stato utilizzato ma l’accordo stipulato a suo tempo è rimasto operativo, mentre il Comune ha dovuto sostenere le spese di manutenzione.

Il sindaco, Rina Arzani

Quando l’amministrazione comunale salese ha battuto cassa, l’Asl si è rifiutata di pagare, così il Comune si è rivolto al Tar Piemonte per ottenere quanto spettava. In totale, circa 200 mila euro tra locazioni e spese. Nel 2019 il tribunale amministrativo ha dato ragione al Comune, concedendo un periodo per trovare un’intesa fra le parti sulle cifre. Intesa che non è mai arrivata. “L’Asl – spiega il sindaco di Sale, Rina Arzani – intendeva dare solo 70 mila euro per gli affitti, la metà della nostra richiesta. Al contrario, si era d’accordo per le spese di manutenzione dell’edificio, circa 40 mila euro”. Il Tar pochi giorni fa ha stabilito che l’azienda sanitaria non ha rispettato la sentenza del 2019 e che ora dovrà pagare l’ingente somma. Se non lo farà entro trenta giorni, sarà nominato un commissario, il quale avrà tempo sessanta giorni per valutare la situazione e disporre il pagamento. L’Asl dovrà pagare anche le spese legali del ricorso, più di tremila euro.