Salvi i posti di lavoro alla Bundy di Borghetto Borbera. Stamattina, a Roma, al ministero del Lavoro guidato da Luigi Di Maio, è stato firmato l’accordo con sindacati, Regione e azienda che prevede un altro anno di ammortizzatori sociali, fino al 15 settembre 2019. I contratti di solidarietà scaduti a fine luglio sono stati trasformati in cassa integrazione straordinaria, a fronte del piano di riorganizzazione industriale proposto dalla proprietà della Bundy. I 60-70 esuberi annunciati dall’azienda nei mesi scorsi sono così cancellati grazie all’applicazione della cassa integrazione straordinaria a rotazione tra tutti i 170 dipendenti.

L’ingresso della Bundy

Si chiude così una vertenza avviata a giugno dai rappresentanti dei lavoratori di fronte al silenzio della proprietà della Bundy, il fondo di investimento americano Sun capital partner, che ha deciso di dialogare dopo gli appelli della Regione e dei parlamentari alessandrini. La Bundy ha proposto un piano che prevede tra l’altro l’affitto del capannone da 4.200 metri quadri inutilizzato ad altre aziende per l’eventuale assorbimento di parte del persone dell’azienda del settore del freddo e un rilancio con la ricerca di nuove fette di mercato. Previsti anche corsi di aggiornamento per il personale per una possibile ricollocazione. La procedura per la cassa integrazione necessita di alcuni mesi, durante i quali, assicurano i sindacati, sarà la Bundy ad anticipare le somme.

” E’ una buona notizia per i lavoratori e per tutto il territorio – commenta il deputato Federico Fornaro (LeU) -. Adesso è fondamentale che gli impegni vengano rispettati e il piano industriale possa portare definitivamente la Bundy fuori dalla crisi”.