Sciopero Ilva: a Novi gli operai scioperano, gli impiegati no

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Come annunciato dalle Rsu Ilva  di Fim – Fiom e Uilm di Novi, i dipendenti dell’Ilva resteranno in sciopero per tutta la giornata di oggi 9 ottobre, contro gli esuberi e per difendere il proprio contratto di lavoro, in discussione dopo l’avvio della procedura di vendita dell’azienda, che non prevede il passaggio in continuità con il contratto esistente;  tra gli altri,  il rischio reale è che  vengano sensibilmente sottratti soldi in busta paga e diritti acquisiti dai contratti in essere. Il governo ha garantito che non lascerà nessuno senza tutele, ma per i sindacati si parte da una base di confronto inaccettabile. A preoccupare sono soprattutto le condizioni che dovranno essere accettate dai lavoratori che passeranno alle dipendenze di Am Investco, controllata dal gruppo franco-indiano ArcelorMittal, condizioni che non prevedono  neppure l’anzianità maturata.

In totale nei 3 centri principali, Taranto, Genova e Novi, gli esuberi dichiarati sono oltre 4 mila, su 9 mila 600, a cui si aggiungono i circa 350 delle partecipate, 45 dirigenti e altri dipendenti di società francesi (Socova e Tillet) che fanno capo al Gruppo.

A Novi gli operai del primo turno di questa mattina  hanno aderito in massa, non così gli impiegati, che come già accaduto in situazioni analoghe, molti di loro hanno scelto di entrare nello stabilimento.

Alcuni operai, a sorpresa (nella foto) e in modo del tutto non programmato, hanno transitato in corteo sulla provinciale tra lo stabilimento e la rotonda in strada Bosco Marengo e, per  sensibilizzare e dare più visibilità alla loro manifestazione hanno raggiunto in corteo il centro cittadino, senza però causare particolari problemi alla circolazione.