AGGIORNAMENTO. Nella tarda mattinata, secondo quanto riferiscono i sindacati, la Grandi Lavori Fincosit ha accolto le richieste dei rappresentanti dei lavoratori, facendosi quindi carico dei trenta operai in scadenza di contratto al 31 gennaio, già interessati dalla procedura di mobilità. Lo sciopero è stato quindi revocato.

I lavoratori del cantiere del Terzo valico di Voltaggio sono in sciopero. Da stamattina le maestranze hanno incrociato le braccia poiché, come spiegano i sindacanti, la Grandi Lavori Fincosit non ha rispettato gli accordi sull’assunzione degli operai che dallo scorso anno erano alle dipendenze del Cociv. L’azienda romana a settembre ha vinto l’appalto per avviare lo scavo del tunnel di valico, l’opera principale di tutto il progetto, e nelle settimane scorse ha preso possesso dell’area. Nel recente incontro avuto con il sindaco Michele Bisio la società aveva anche assicurato il suo impegno ad assumere personale locale in concomitanza con il picco dei lavori, quando le maestranze potranno arrivare a circa 300 unità. Le cose stanno andando però diversamente. A oggi, nel cantiere vallemmino sono operative circa 70 persone, tutte alle dipendenze del Cociv.

Il tunnel del Terzo valico a Voltaggio

“Dopo gli arresti di fine 2016 – spiega Rocco Politi, sindacalista della Fillea Cgil – il Cociv si era fatto carico dei lavoratori del cantiere a seguito della rescissione dei contratti con le aziende sub appaltatrici. Lo scorso anno, in vista della riassegnazione dei lavori, era stato stipulato un accordo che prevedeva la riassunzione, in capo alla Grandi Lavori Fincosit, vincitrice della gara, di una trentina di persone, alcune delle quali residenti nella zona. Così non è stato. Per queste persone, il 31 gennaio scade il contratto e rischiano, dopo l’apertura della procedura di mobilità, di rimanere disoccupate. Per questo, visto il mancato rispetto di quanto stipulato a dicembre con tra sindacati, Cociv e Grandi Lavori Fincosit, da oggi siamo in sciopero”.