Serravalle Scrivia dedica una piazza a Carlo Enrico Grossi.

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Fino ad ora non aveva un nome, da giovedì, la piazzetta situata di fronte all’Oratorio dei Rossi a Serravalle Scrivia sarà dedicata alla memoria di Carlo Enrico Grossi, medico, docente universitario, ricercatore e scienziato di origini serravallesi,

La cerimonia d’intitolazione, con lo scoprimento della targa, si terrà giovedì 15 settembre, alle 18 e, come spiega il sindaco Luca Biagioni: “Contribuirà a definirne la rilevanza e costituirà un importante momento per la nostra collettività. Stimolerà anche una riflessione sull’importanza del ruolo civile di chi esercita la professione medica, soprattutto nel contesto storico e pandemico che stiamo attualmente vivendo”.

All’’evento, organizzato dal Comune di Serravalle Scrivia con l’Associazione Storico Culturale Chieketè, parteciperanno i figli di Grossi, Maurizia e Francesco, direttore della SC di Oncologia dell’Ospedale di Varese e, in  rappresentanza dell’Università di Genova, il professor Alberto Ballestrero, direttore del Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Per il Comune sarà presente il sindaco Luca Biagioni, per Chieketè, il dottor Riccardo Lera. Nel corso della cerimonia Maurizia Grossi, attrice cinematografica e teatrale, proporrà un monologo che ripercorre la biografia del padre scritto appositamente per il sito internet chiekete.eu dove è possibile leggere anche una dettagliata biografia di Carlo Enrico Grossi”.
Al termine sarà possibile visitare l’Oratorio della SS. Trinità e le Sale d’Arte Comunali.

“Serravalle Scrivia è una piccola cittadina ma ha dato i natali a donne e uomini illustri. – dice  il dottor Riccardo Lera,  pediatra, diabetologo e scrittore – È stato per molto tempo anche luogo di migrazioni e di notevoli commerci: sono dunque molte anche le persone famose che hanno vissuto a Serravalle per motivi di lavoro o i discendenti di serravallesi che per varie ragioni hanno lasciato il loro paese natale e che si sono distinti in diversi campi del lavoro, della cultura, dello studio. Carlo Enrico Grossi (1937-2006) è sicuramente uno di questi. È discendente di una delle famiglie storiche di Serravalle, i “puncrouni”,  che gestivano una rinomata panetteria nel centro storico; a Serravalle trascorse molto tempo della sua infanzia e della sua giovinezza, restando per tutta la vita legato al paese e al gruppo di storici amici.
Intellettuale eclettico, amante della pittura e della letteratura, trovò nello studio della medicina la sua passione e il suo destino. A ventisette anni era già docente di Anatomia Umana all’Università di Genova e da quel momento la sua carriera di insegnante e di scienziato non si fermò più. Dopo aver lavorato in Inghilterra e in Olanda, a metà degli anni settanta venne chiamato a dirigere in Alabama, presso l’Università di Birmingham dove diventò uno dei più autorevoli studiosi di una delle patologie che tra la fine degli anni Settanta e il decennio successivo  sconvolsero il mondo: l’AIDS. È autore di decine di pubblicazioni scientifiche che compaiono sulle pagine delle riviste mediche più autorevoli a livello mondiale”.