Sgarbi a Volpedo
Vittorio Sgarbi a Volpedo nello Studio del pittore Pellizza, esamina il capolavoro Il Ponte

Vittorio Sgarbi ha fatto visita al laboratorio dello Studio d’arte e restauro Gabbantichità, a Tortona, per vedere le opere dei pittori tortonesi Alessandro e Sergio Sorli in deposito per catalogazione presso lo studio, incuriosito dalle immagini fotografiche che gli erano state inviate qualche mese fa da Donatella Gabba e Enzo Basiglio, titolari dello studio.

Un gruppo di queste opere è stata donata dagli eredi al Comune e sarà esposta in occasione della festa di Santa Croce nel Ridotto del Teatro Civico.

Sgarbi da Gabbantichità
Da Gabbantichità con le opere di Alessandro Sorli

Entusiasmato dalla grande quantità e dal numero impressionante di opere in deposito, Sgarbi ha promesso di impegnarsi, quando sarà completata la catalogazione definitiva, per la valorizzazione dei due artisti e ha fotografato diverse opere per iniziare a concretizzare le sue osservazioni.

Sgarbi da Gabbantichità
Sgarbi illumina i dipinti di Sergio Sorli

A Volpedo, poi, Sgarbi ha potuto ammirare il capolavoro pellizziano Il Ponte, in mostra fino al 25 giugno nello Studio del pittore Pellizza in via Rosano.

Sgarbi a Volpedo
Nello studio del Pellizza con Donatella Gabba, Maria Ausilia Capelli e Enzo Basiglio

Domenica 14 maggio, alle 10, nell’ambito delle manifestazioni artistiche promosse dal Lions Club Tortona Host e organizzate dallo Studio d’arte e restauro Gabbantichità in occasione dei festeggiamenti di Santa Croce, nelle sale del Ridotto del Teatro Civico s’inaugura la mostra dedicata ai pittori tortonesi Alessandro e Sergio Sorli, alla presenza degli eredi dei due pittori che formalizzeranno la donazione al Comune di Tortona delle opere esposte.

Dopo la catalogazione definitiva del considerevole numero di dipinti dei due artisti tortonesi Alessandro e Sergio Sorli, i titolari di Gabbantichità, in accordo con gli eredi, hanno estrapolato un nucleo significativo di opere da destinare al Comune di Tortona: con questa generosa donazione gli eredi si augurano che si possa dare inizio a una definitiva rivalutazione di due grandi artisti che per il loro carattere schivo e, nel caso di Alessandro, molto oscuro e poco incline a seguire le logiche di un mercato dell’arte poco sensibile all’effettiva qualità delle opere ma sempre più legato alle sole logiche commerciali, sono rimasti nell’ombra per molti anni, malgrado la loro bravura e la grande produzione pittorica di entrambi.

La donazione è veramente corposa: ben 45 dipinti di varie dimensioni e con soggetti vari per entrambi i pittori che illustrano tutto il loro percorso artistico, dagli esordi (per Sergio c’è qualche opera della metà degli anni Cinquanta particolarmente significativa) fino alle realizzazioni più recenti.

I paesaggi, sia di Sergio che di Alessandro, sono tutti legati a Tortona e al suo circondario; particolarmente suggestiva l’opera di Sergio “Mattino”, una veduta del 1973 di piazzetta San Rocco, che per Tortona sarà una bella acquisizione e numerosi paesaggi di Alessandro (colline e vedute dello Scrivia); poi soggetti vari tra cui diverse nature morte di Sergio con forti richiami alle opere di Mario Patri e, di entrambi i pittori, un bel nucleo di autoritratti e ritratti tra cui spicca un tenerissimo “Studio ritratto – Alessandro bambino” che lo zio Sergio ha realizzato nel 1961 per il nipote Alessandro.

La mostra rimarrà aperta al pubblico in occasione di Santa Croce, poi le opere andranno definitivamente ad arricchire il patrimonio culturale cittadino venendo inserite a tutti gli effetti nelle Civiche Collezioni del Comune di Tortona, con la previsione di una più ampia esposizione nel prossimo autunno, al termine delle operazioni di acquisizione, studio e inventariazione/catalogazione.