“Siamo i ribelli”: Gianni Repetto racconta come nacquero i partigiani.

Domani, alle 21, nella biblioteca di Novi Ligure, lo scrittore e poeta con i musicisti Paolo Murchio, Giuseppe Repetto e Niccolò Tambussa

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I ruderi della Benedicta.

Dopo il debutto al teatro della Juta di Arquata Scrivia, lo spettacolo “Siamo i ribelli – La Resistenza viene da lontano” andrà in scena domani, giovedì, alle 21, nella Biblioteca di Novi Ligure. L’atto unico scritto e interpretato da Gianni Repetto, scrittore e poeta di Lerma, racconta l’origine della Resistenza, subito dopo la Prima Guerra mondiale, quando il movimento socialista viene sconfitto e vince il fascismo, che diventerà dittatura. C’è anche chi sconfigge le camicie nere, come gli Arditi del popolo a Parma, ma il movimento di Mussolini diventa regime e la Resistenza diventa clandestina, mentre l’Italia finisce nel baratro delle legge razziali e poi della guerra, che mette in crisi la dittatura, provoca l’occupazione nazista e la nascita del movimento partigiano.

Gianni Repetto
Gianni Repetto

Dall’autunno del 1943 alla prima primavera del 1945 al Nord c’è la guerra civile mentre gli Alleati risalgono la penisola. Tra il 25 e il 30 aprile i partigiani conquistano i centri più importanti del Nord, mentre tedeschi e fascisti si arrendono o fuggono oltre confine. È la Liberazione, da cui nascerà nel 1946 la repubblica italiana. Nello spettacolo, immagini, monologhi, canzoni d’epoca e di lotta e dialoghi tra l’attore protagonista e i musicisti, Paolo Murchio, Giuseppe Repetto e Niccolò Tambussa.