Sospesi nuovamente i lavori della centralina idroelettrica prevista sul Piota, in località Pieve, a Silvano d’Orba. Dopo varie segnalazioni da parte dei legali del cittadino che ha impugnato l’autorizzazione della Provincia davanti al tribunale superiore delle acque, i tecnici provinciali hanno effettuato un sopralluogo nelle settimane scorse rilevando una serie di modifiche rispetto al progetto approvato come era già avvenuto a maggio. Sono state quindi disposte la sospensione dei lavori e la convocazione di una nuova conferenza dei servizi in Provincia, al momento senza che sia ancora stata fissata la data dell’incontro.

Il sindaco di Silvano, Ivana Maggiolino

La realizzazione dell’impianto era partita la scorsa primavera nonostante una raccolta firme fra i silvanesi che si opponevano al progetto per il pesante impatto ambientale che avrà nella zona. La Noviconsult di Basaluzzo intende realizzare una centralina con una potenza di 154 Kw per produrre energia elettrica godendo degli incentivi statali. Gli atti relativi all’esproprio dei terreni sono stati impugnati da un cittadino della zona che sulla carta dovrebbe cedere alcune sue proprietà poiché i lavori potrebbe accrescere il rischio di allagamenti in caso di piene del torrente Piota. Sono in programma, tra l’altro, il rifacimento del canale esistente, lungo 1,3 km, in cemento armato, la realizzazione di una traversa di 70 metri lungo torrente.

I lavori – conferma il sindaco di Silvano, Ivana Maggiolinosono fermi dopo il sopralluogo effettuato nelle settimane scorse da parte della Provincia. Ora si attende la convocazione della conferenza dei servizi per valutare le modifiche apportate durante i lavori al progetto. In sostanza deve essere approvata una variante”. Il Comune, al contrario della Provincia, non si è costituito a fianco della Noviconsult nel ricorso di fronte al tribunale superiore delle acque, sottolineando i dubbi sul fatto che con la costruzione dell’impianto sia rispettata la quantità minima di acqua prevista nel Piota per far vivere il torrente e sui potenziali pericolo di esondazioni legati alla centralina stessa. “Dubbi – recita la delibera della giunta – che sono stati rafforzati al termine del procedimento autorizzativo dalle continua integrazioni, rettifiche e aggiustamenti di un progetto che pare presentare criticità non risolvibili”.