Sindaci da tutta l’Italia a Volpedo per il premier Gentiloni

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    C’erano 175 sindaci da tutta l’Italia, anche dall’Umbria e dalla Campania, oggi, alla società di mutuo soccorso di Volpedo, ad accogliere il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in visita nel paese del Quarto Stato con l’onorevole Ermete Realacci e il presidente Anci Antonio De Caro per parlare della nuova legge sui piccoli comuni.

    «E’ un onore essere il sindaco del primo Comune tortonese ad ospitare un premier – ha detto emozionato il primo cittadino, Giancarlo Caldone – e ringrazio i volontari che hanno reso possibile questo evento che ha fatto conoscere Volpedo a tutta l’Italia. Oggi è la giornata di tutti i sindaci dei piccoli comuni e la celebriamo in questo luogo storico che Pellizza salvò dalla vendita ai privati. Grazie Presidente, viva l’Italia, viva i piccoli comuni».

    «Il Quarto Stato è una immagine delle fasce più deboli che fanno lega assieme, che si organizzano – ha detto il premier Gentiloni -. In questa Europa il nostro modello di economia sociale e di mercato è fondamentale, è questo che raccontano i quadri di Pellizza. Il Piemonte è una Regione ricchissima di piccoli comuni, realtà che da secoli tengono unte le nostre comunità. La nuova legge è il manifesto di queste radici e di questa identità che non scompaiono nell’era della globalizzazione. L’Italia ha avuto la possibilità di dialogare con la Cina perché entrambi questi Paesi hanno una tradizione storica che li rende straordinariamente forti. Se hai dei borghi così forti e riesci a tenerli insieme hai un’energia straordinaria su cui fare conto».

    E ha aggiunto: «Dobbiamo prenderci cura dei nostri territori caratterizzati da bellezza e fragilità insieme. La settimana scorsa sono andato a Campli, in provincia di Teramo, per dare il via alla connessione in banda ultralarga che ridurrà le distanze con le aree metropolitane e molto lavoro si potrà fare senza doversi spostare. A patto che lo Stato lo consideri come un servizio universale. Dobbiamo lavorare per difendere le caratteristiche che abbiamo, innovazione, modernità, cultura, turismo, con la consapevolezza che se lavoriamo bene questa legge ci apre la strada e possiamo fare dei piccoli comuni una ricchezza. Prendiamo questo impegno solenne di tenere viva la realtà dei piccoli comuni, prendersene cura, rilanciarla e farne un punto di forza in Italia e nel mondo».

    Il presidente della commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci, relatore e primo firmatario della legge, ne ha illustrato le finalità sottolineandone l’importanza per i piccoli comuni. «Da qui si parte per andare avanti – ha detto -. La crescita di turisti stranieri nei borghi è tre volte quella che c’è stata in Italia. Scommettiamo sui piccoli comuni per il futuro dell’Italia».

    «I piccoli comuni rappresentano un patrimonio dal valore inestimabile – ha detto il presidente nazionale dell’Anci, Antonio De Caro -. Il fenomeno da contrastare è lo spopolamento. Una legge oggi finalmente restituisce ai piccoli comuni la dignità che meritano, ne riconosce la specificità. Non è traguardo ma l’inizio di un percorso».

    Il sindaco di Tortona, Gianluca Bardone, in un colloquio privato con il premier, gli ha parlato del problema dei dipendenti del gruppo Gavio che lavorano sulle autostrade e che rischiano il posto a causa dell’applicazione del nuovo codice appalti. I posti a rischio sono 2 mila, 100 in Piemonte e 600 in provincia di Alessandria.

    «Il presidente del Consiglio ha risposto che ha ben presente il problema – ha detto Bardone – e che farà tutto il possibile per cercare una soluzione. Rassicurazioni che spero si concretizzino nei fatti».

    In rappresentanza dei sindaci dei Comuni del Terzo Valico, c’era il primo cittadino di Novi Ligure Rocchino Muliere che ha consegnato al premier una lettera chiedendo il suo interessamento affinchè il Cipe, che a novembre avrebbe dovuto approvare i progetti del patto per il territorio, si riunisca a dicembre.