Secondo il Cociv e l’Osservatorio ambientale del Terzo valico i lavori per l’acquedotto sostitutivo di Sottovalle sono terminati e la condotta può già essere utilizzata in caso di emergenza, pur mancando ancora le “opere di finitura e completamento”, secondo quanto comunicato dal consorzio di imprese e dall’Osservatorio stesso. La nuova tubazione, come è noto, era prevista sin dal 2006, anno dell’approvazione del progetto definitivo del Terzo valico dei Giovi. Era una prescrizione obbligatoria poiché con lo scavo del tunnel di valico le sorgenti del monte Zuccaro che alimentano l’attuale acquedotto della frazione di Arquata rischiano fortemente di essere intercettate e distrutte, lasciando il piccolo centro abitato all’asciutto. Sempre nel 2006 era stato imposto che l’acquedotto fosse terminato e reso utilizzabile prima della possibile interferenza con le sorgenti. Nei mesi scorsi il consorzio Acquedotto di Sottovalle aveva manifestato i propri timori: la talpa meccanica che aveva iniziato lo scavo della galleria di 27 km da Radimero di Arquata era a circa un km dalle sorgenti e il pericolo che l’impatto con le fonti avvenisse prima dell’ultimazione della tubazione era concreto. Lo stesso Osservatorio ambientale aveva messo sotto controllo la situazione e prospettato l’ipotesi di fermare la talpa.

La talpa meccanica del Terzo valico

Ora lo stesso organismo, facendo proprio quanto comunicato dal Cociv al consorzio di Sottovalle e al Comune di Arquata, fa sapere che “l’acquedotto alternativo della frazione è stato sostanzialmente ultimato ed è già utilizzabile in modalità manuale, anche se comunque gli scavi sono ancora a oltre 600 metri di distanza dalla zona individuata come potenzialmente interferente con le sorgenti. Dopo il completamento di alcuni interventi di finitura, dell’impianto di telecontrollo e del collegamento delle pompe alla rete elettrica, intorno a metà aprile si procederà al collaudo delle opere e alla consegna al consorzio Acquedotto di Sottovalle. Cociv garantirà comunque l’esercizio dell’acquedotto anche prima della consegna e l’Osservatorio monitorerà tutti i passaggi formali fino alla piena operatività da parte del consorzio”. Quest’ultimo, però, per bocca del suo avvocato, Marco Morra, fa sapere che quelle prospettate dall’Osservatorio e dal Cociv “sono previsioni troppo ottimistiche”. In sostanza, nessun dubbio sull’ultimazione della nuova condotta ma restano da eseguire vari interventi e i collaudi, per cui ci vorrà ancora qualche tempo prima che l’acquedotto sia davvero utilizzabile, mentre la talpa proseguirà a scavare. L’Osservatorio ambientale fa anche sapere che “è in fase di completamento anche l’intervento a supporto dell’acquedotto di Arquata nel caso di un eventuale parziale isterilimento delle sorgenti di Rigoroso, intervento che era stato richiesto dagli enti locali, dal gestore del servizio idrico integrato e dall’Osservatorio, grazie anche alla mediazione del Commissario Terzo Valico. Il tratto rimanente della tubazione, lungo la linea ferroviaria storica, è in corso di programmazione insieme al compartimento ligure di Rfi per individuare le modalità di posa”. Secondo il Cociv, il rischio per le sorgenti di Rigoroso è da escludere, di diverso avviso il Comune e Gestione Acqua.