Stop al denaro contante nelle casse comunali

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E’ la proposta della Commissione consiliare, che lo scorso novembre è stata nominata dal consiglio comunale per analizzare le circostanze dell’ammanco di cassa da 130 mila euro, rilevato nel 2015 per diritti di segreteria all’Ufficio tecnico. Le indagini hanno riconosciuto come unica responsabile una dipendente. Senza interferire con il lavoro della magistratura, i consiglieri hanno esaminato i fatti e al termine hanno presentato suggerimenti “per scongiurare il ripetersi di eventi simili”. “La commissione ha lavorato bene”, ha detto il sindaco Paolo Lantero, che inoltrerà ai responsabili dei servizi la relazione condivisa. Anche se all’inizio della vicenda le opinioni dei consiglieri erano differenti.

“Nella prima fase abbiamo esaminato i regolamenti – ha letto il documento finale il presidente della Commissione mista, Emilio Braini M5s – nella seconda fase abbiamo ascoltato i dirigenti del settore Tecnico, Affari generali ed istituzionali, Finanziario, l’agente contabile e l’economo del comune. Infine abbiamo individuato modifiche all’ organizzazione del lavoro, che assicuri un costante controllo per un migliore servizio ai cittadini”. All’ufficio tecnico l’uso del contante è già superato, perché l’adozione dello Sportello Sue prevede pagamenti con conto corrente.

Anagrafe, Stato civile, Elettorale movimenta piccole somme di denaro ed esistono già controlli incrociati. “Si pone il problema della nuova carta d’identità elettronica, che al cittadino costerà il quadruplo e darà incassi significativi: “Costringere i cittadini a fare il bonifico, peggiorerebbe i rapporti, si dovrà affiancare all’uso del contante un sistema di pagamento digitale con carta di credito”. Sarà utile anche per il pagamento della tariffa del trasporto scolastico. “La vendita è gestita da uno sportello temporaneo e anche dagli autisti della società appaltatrice, il passaggio al digitale tramite gli uffici comunali garantirà un maggiore livello di sicurezza”.

Servirà buon senso. “In tutti i settori c’è il problema delle fotocopie, per non movimentare pochi centesimi, si rischia di creare disagi ai cittadini – ha concluso Braini, pensando agli utenti, che per fare una copia necessaria a completare una pratica, dovrebbero scapicollarsi fuori dal palazzo – per le copie la rendicontazione trimestrale dovrebbe garantire la sicurezza necessaria”.