Una veduta di Ovada
Una veduta di Ovada

Negata l’autorizzazione alla contestata centralina idroelettrica lungo lo Stura in località Pizzo di Gallo a Ovada, proposta dalla Noviconsult di Basaluzzo. La Provincia ha chiuso il procedimento partito nel 2012, quando anche il Comune era favorevole all’impianto previsto per la produzione di energia elettrica (490 kW la potenza prevista con un prelievo di 2,31 metri cubi d’acqua al secondo) grazie alla quale il proponente avrebbe incamerato cospicui fondi pubblici come incentivi per le energie rinnovabili. L’amministrazione comunale all’epoca aveva ottenuto in cambio, oltre a compensazioni economiche, il potenziamento della condotta fognaria nella zona e la sistemazione del muro su via Gramsci, oltre a una passerella pedonale che dovrebbe collegare le due Vie del Fiume.

Lo Stura nei pressi di Ovada
Lo Stura nei pressi di Ovada

Sulla carta, quindi, un progetto virtuoso ma la realtà si è dimostrata diversa. Il recupero della traversa un tempo esistente lungo il torrente avrebbe rischiato di alzare il livello dello Stura durante le piene nel tratto a monte, verso il ponte di Belforte, mettendo in pericolo case e attività economiche in via Voltri. Una tesi evidenziata da Legambiente e fatta propria dal Comune alla fine del 2015 dopo una petizione sottoscritta da oltre mille ovadesi contro l’impianto. Dopo il voto unanime del Consiglio comunale il Comune non aveva quindi firmato la convenzione con la Mulino di Ovada (società legata alla Noviconsult, ndr) per le opere compensative e annunciato che non avrebbe concesso le aree di sua proprietà al proponente.

L’amministrazione comunale, successivamente, come aveva più volte sollecitato Legambiente, ha quindi dichiarato la “non altrimenti localizzabilità dell’impianto”, in parole povere ha sostenuto che la centralina poteva essere realizzata altrove, contrariamente a quanto affermava la Noviconsult basandosi sulla vecchia traversa, distrutta però circa 40 anni fa. Un atto che ha stoppato l’ok da parte della Provincia, visto che la Regione non ha quindi concesso l’autorizzazione idraulica. La società di Basaluzzo ha contestato la posizione del Comune ma, alla fine, la Provincia ha dichiarato concluso il lungo iter e emesso il diniego al progetto. Progetto che la Noviconsult potrebbe ripresentare modificato. Oppure potrebbe impugnare la decisione della Provincia davanti al Tar.