A circa un mese dall’incidente mortale del 3 settembre, la pericolosa situazione della strada provinciale 161 a Gavi è approdata in Consiglio comunale grazie alla minoranza. Ovviamente non era un punto all’ordine del giorno ma solo una richiesta di chiarimenti al termine della seduta rivolta all’amministrazione comunale.

Il Consiglio comunale di Gavi
Il Consiglio comunale di Gavi

Come è noto, dopo il grave episodio avvenuto in località Valle i residenti hanno lanciato una petizione per chiedere sistemi elettronici di controllo della velocità, marciapiedi, rotonde e attraversamenti pedonali. Il Comune la scorsa settimana ha disegnato le strisce per i pedoni vicino al centro commerciale il Forte, dove si trova una fermata degli autobus. Lo scorso anno, un’altra petizione aveva chiesto interventi in quel punto dove scendono i bambini che arrivano da scuola e devono attraversare una strada dove nessuno rispetta il limite dei 50 km orari. Chiedevano anche dei segnalatori luminosi in prossimità dell’attraversamento, finora non installati.

Mario Compareti
Mario Compareti, capogruppo di minoranza

Venerdì scorso, in Consiglio comunale, il capo gruppo di minoranza, Mario Compareti, ha chiesto alla maggioranza cosa intenda fare per evitare altri incidenti e dare maggiore sicurezza ai pedoni: “A inizio settembre c’è stato l’ennesimo incidente mortale, poi ancora un nuovo episodio nei giorni successivi. Cosa intendete fare? Avete avviato un dialogo con la Provincia?”. Per la maggioranza ha risposto il vicesindaco Nicoletta Albano: “Per realizzare le strisce è stato necessario attendere il nulla osta provinciale, essendo la strada di proprietà della Provincia. Valle sarà anche un centro abitato ma senza l’assenso da Alessandria non possiamo fare nulla. Un importante intervento è la rotonda prevista all’ingresso del centro commerciale: intendiamo finanziarla con i fondi del Terzo valico, stiamo aspettando una risposta. La rotonda servirà anche a far diminuire la velocità agli automezzi”.

“Questo intervento – ha replicato Compareti – non è sufficiente. Servono dei sistemi di dissuasione della velocità che interessino tutto il rettilineo dal convento all’incrocio con Pratolungo, non solo nei pressi del centro commerciale”. Va ricordato che il marciapiede-pista ciclabile poteva già essere presente poiché previsto con i fondi del Terzo valico stabiliti sin dal 2006 ma il Comune ha rinunciato per non dover eseguire gli espropri.