L’opera è ormai tutta cantierizzata ma così com’è servirà a poco, per questo servono altri interventi. Negli ultimi due giorni, con le elezioni vicine, i cantieri del Terzo valico sono stati visitati dai politici di ogni colore. Giovedì era toccato al presidente della Regione Sergio Chiamparino (Pd), con relativa gaffe sugli infortuni mortali, visitare il cantiere del Basso Pieve a Novi Ligure; ieri alla Commissione Trasporti della Camera, presieduta dal deputato leghista Alessandro Morelli, prima ad Alessandria in prefettura e poi ad Arquata. Giovedì, i tecnici del Cociv hanno annunciato che “l’opera è ormai interamente cantierata” dopo l’assegnazione dell’appalto della tratta Pozzolo-Tortona a gennaio e la consegna dei lavori ad aprile. I deputati della Commissione hanno invece visitato il cantiere arquatese di Moriassi, dove è in corso lo scavo dell’imbocco nord del tunnel di valico verso Genova, una galleria lunga 27 km sotto l’Appennino. L’opera, come è noto, è risultata inutile al paese in base all’analisi costi benefici eseguita dal ministero delle Infrastrutture ma i cantieri sono ormai in una fase troppo avanzata per essere fermati. È quanto ha ricordato il deputato 5 stelle Davide Serritella, portavoce del Movimento 5 Stelle in commissione Trasporti e ieri presente alla visita.

I deputati in visita nel cantiere di Moriassi

“Lavoreremo affinché l’opera, una volta completata, possa essere davvero utile ai territori, a dispetto degli errori fatti in passato. Per questo verranno inseriti nuovi vincoli dal punto di vista ambientale e logistico per rendere l’infrastruttura più sostenibile, utile ed efficiente. Ad esempio, l’opera va collegata con la città di Genova e dunque i binari dovranno arrivare fin dentro al porto. Vanno poi rispettate tutte le prescrizioni dell’osservatorio ambientale sullo smaltimento dell’amianto e il trasferimento dei materiali di risulta dei cantieri e si devono potenziare i servizi regionali per aiutare chi deve spostarsi”. Di tutt’altro genere le dichiarazioni di Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, anch’egli presente alla visita a Moriassi, che sembra non avere letto l’analisi costi benefici del suo governo, poiché ha definito, per l’ennesima volta, l’opera “strategica” insieme al Tav Torino-Lione, anch’esso bocciato dagli studi dei tecnici incaricati dal ministero: “La Lega è da sempre favorevole a opere che, come la Tav e il Terzo Valico, possano proiettare il nostro Paese, e il Piemonte in maniera particolare, in avanti, verso un’economia avanzata fatta di rapida circolazione di merci, così come di persone e di conoscenza”. Molinari ha anche parlato di rispetto dei tempi previsti nei lavori del Terzo valico ma sarebbe bastato sapere che a Radimero entrambe le talpe meccaniche all’opera stanno procedendo molto lentamente ormai da mesi.

I deputati con il prefetto Apruzzese (primo da sinistra)

Prima la causa sono stati i contrasti tra le due società appaltatrici, titolari della società Radimero Scarl, Toto Costruzioni e Seli Oversars, dopo che quest’ultima è stata acquisita da Salini Impregilo, socio di maggioranza del Cociv, a sua volta stazione appaltante. Ora, secondo i sindacati, il motivo è legato all’assenza delle vasche che devono essere costruite vicino al cantiere per depositare lo smarino a rischio amianto, già oggetto di un ricorso da parte del Cociv contro il Comune, poi ritirato. I tempi di realizzazione si stanno rivelando più lunghi del previsto costringendo le talpe a rallentare. Nel frattempo si attende l’impatto di una delle due enormi macchine con le sorgenti di Sottovalle e poi di Rigoroso-Borlasca.