Un-tratto-del-torrente-Orba-nellOvadese

Per la prima volta nel Curone e nel Borbera non è stato possibile rilasciare le trote a causa della scarsità d’acqua. “Impossibile calare i pesci dove c’è appena un dito d’acqua. La situazione idrica è preoccupante dappertutto”, spiega il presidente provinciale Fipsas, Giuseppe Boscariol alla vigilia dell’apertura della stagione della pesca sportiva, in programma il 26 febbraio negli altri torrenti della Provincia. I volontari ritenteranno l’immissione nella seconda fase, tra marzo e aprile.

Per la prima volta da domenica nel Gorzente non si pescheranno le trote. Infatti il divieto della Regione di immettere trote Fario e Iridea per tutelare la trota Marmolata, cioè la varietà autoctona, vale all’interno delle aree protette e quindi riguarda anche le acque del Parco Appennino, ex Parco Capanne di Marcarolo. “Peccato che qui la trota autoctona è già estinta da decenni a causa dell’inquinamento e di altri fattori”, spiega il presidente Boscariol, che teme l’abbandono di molti tesserati, in particolare dell’Ovadese, dove c’è una più alta concentrazione di appassionati.

La sezione di Alessandria con 1250 iscritti è una delle più attive e numerose d’Italia, nel 2016 il calo è stato di 150 unità e i rinnovi per il 2017 partono a rilento. “Anche se pratichiamo la pesca no kill, la pesca è uno sport che non fa tendenza fra i giovani, c’è poco ricambio. Inoltre è inevitabile fare un confronto fra costi e benefici”.

Aumentano gli oneri dei pescatori, che, autorizzati dalla Provincia, fanno il monitoraggio dei fiumi a costo zero tutto l’anno, occupandosi con mezzi propri delle semine, del controllo del deflusso minimo vitale, fino alla raccolta di cartacce e rifiuti. Trovano anche il tempo di organizzare gare di solidarietà com’è avvenuto in autunno per i terremotati. Però Sono oberati dal lavoro di guardie volontarie, per pescare hanno più restrizioni e pagano 12 euro alla Regione, 23 euro di sovrattassa alla Provincia, 30 euro alla Fipsas.

La quota federativa in teoria è facoltativa, ma la sezione gestisce circa il 70 % delle acque territoriali, facendo le veci della Provincia che non dispone di risorse. Nonostante le criticità, la passione dei tesserati e le quantità di “pronto pesca” sono invariate.

Nel torrente Erro 200 kg di trote iridee sono state immesse a Cartosio e Malvicino, 50 nel torrente Visone. Torrente Lemme: kg 100 nei tratti più idonei da Gavi a Carrosio. Nel Torrente Orba la semina avverrà domani 25 febbraio: a Molare kg 150 di cui 50 kg a Battagliosi, a Ovada kg 50 e a Casal Cermelli kg 100. Torrente Stura: kg 200 di trote Iridee andranno a Gnochetto a Pian Carpeneto, kg 50 dal primo passaggio a livello all’abitato di Ovada. Torrente Piota: kg 200 di Iridee saranno rilasciate dal ponte Cirimilla alla località Rochette.