Le tasse ancora al centro del dibattito in Consiglio comunale a Gavi. Nella seduta del 30 dicembre l’assemblea ha approvato, con i voti della maggioranza, il bilancio di previsione 2018-2020. “Un bilancio di conservazione – lo ha definito il vicesindaco Nicoletta Albano – poiché non prevede grossi mutamenti, a cominciare dalla conferma di tutte le aliquote delle tasse comunali. L’Imu è infatti rimasta al 9,9 come aliquota base e per le aree fabbricabili e al 7,6 per le abitazioni date in uso gratuito ai figli. Stessa cosa per la Tasi (1,9 per mille sulla prima casa e 0,7 per tutti gi altri edifici, ndr) e per l’addizionale Irpef, ferma da dieci anni allo 0,7%”.

Per l’opposizione, i gaviesi hanno ben poco da rallegrarsi. Il capogruppo Mario Compareti ha spiegato: “La tassazione a Gavi resta tra le più elevate in provincia. Ciò emerge dal confronto con i paesi limitrofi. A Basaluzzo, Imu all’8,6 per cento, Tasi allo 0,8 per mille; Irpef allo 0,40 per mille. A Bosio: Imu 9,10 per mille; Tasi 1 per mille; Irpef, zero. A Serravalle: Imu 9,7 per mille su seconde case e 7 per mille per box; Tasi a zero,; Irpef, 0,8 ma con un esenzione fino a 10 mila euro di reddito. Infine, ad Arquata, Imu 7,6 per mille; Tasi 2,5 per mille; Irpef 0,75 per il primo scaglione di reddito. I gaviesi pagano queste aliquote, oltretutto, solo perché l’amministrazione comunale vuole strafare realizzando opere pubbliche sovradimensionate”. Il riferimento più recente è alla riqualificazione di piazza Marconi, costata, insieme alla sistemazione della ex chiesa di Sant’Antonio, circa 500 mila euro.

Mario Compareti
Mario Compareti, capogruppo di minoranza

Secondo Albano, invece, “la tassazione a Gavi è nella media. Per l’Imu ci sono agevolazioni così come per la Tasi per attività commerciali e artigianali”. Confermata anche la tassa rifiuti: “Il piano finanziario sottoposto da Srt e dal gestore del servizio per il 2018 – ha spiegato ancora Albano – è lo stesso dello scorso anno, con minime variazioni di pochi centesimi e un totale di 856 mila euro, spesa coperta al 100% dal cittadino con la tassazione”. Di diverso avviso Compareti, “per la spazzatura i gaviesi pagano più di quanto devono. Dal bilancio consuntivo dello scorso anno era emerso un gettito maggiore della spesa indicata dal piano finanziario. In generale, questo Comune non svolge un’azione di recupero dell’evasione dei tributi, che a nostro avviso rappresenta la volontà di questa maggioranza di tutelare i “furbetti” che restano sempre e comunque impuniti”.