Il cantiere del Terzo valico di Voltaggio

La scorsa settimana un altro tragico incidente, con conseguenze mortali per un operaio, ha riacceso l’attenzione sulle condizioni di sicurezza nel cantiere del Terzo Valico di Giovi di Voltaggio. Secondo fonti giornalistiche, l’esplosione potrebbe essere stata causata da una scintilla provocata dalle operazioni di lavoro in presenza di una sacca di gas rilasciata dalla roccia. Per questo motivo, le organizzazioni sindacali e lo Spresal stanno ponendo diversi interrogativi sulla mancata rilevazione della presenza di gas da parte dell’apposita strumentazione.
“Quest’ultimo drammatico avvenimento – dice il Consigliere regionale Sean Sacco (M5s) -non è purtroppo un accadimento isolato, ma solo l’ultimo di una lunga serie di incidenti gravi, anche mortali, che hanno interessato la realizzazione dell’opera fin dall’avvio dei lavori. I sindacati hanno più volte evidenziato gravi problematiche di sicurezza nei cantieri, richiedendo tavoli di confronto che prevedevano anche il coinvolgimento delle istituzioni regionali. Con un’interrogazione in Consiglio regionale chiederò alla Giunta cosa intenda fare per garantire ai lavoratori condizioni di sicurezza adeguate, soprattutto nei cantieri con maggiori criticità“.
Il tavolo di confronto dovrà essere il primo passo, ma non l’unico, secondo Sacco: “Sarà infatti fondamentale assicurare la presenza dei mezzi di soccorso nei cantieri 24 ore su 24, con medici pronti ad intervenire il più rapidamente possibile in caso di incidenti, così come richiesto dai sindacati.
Proprio su queste tematiche abbiamo depositato una mozione per impegnare la Giunta regionale a sensibilizzare il Parlamento in merito all’istituzione di una Procura nazionale del lavoro, un organo utile ad affrontare con indagini incisive e rapide le grandi tragedie che continuano a verificarsi e, al contempo, garantire la presenza di un pool di pubblici ministeri esperti nei procedimenti penali. Bisogna compiere una svolta: non più limitarsi ad operare a seguito di eventi e tragedie già consumate, ma svolgere azioni sistematiche di prevenzione e di controllo del rispetto delle norme. Non vogliamo dover piangere altri morti”, conclude.