Doveva iniziare a febbraio ma in realtà è tutto fermo. Nel cantiere del Terzo valico di Voltaggio la realizzazione del cosiddetto “camerone”, opera alla quale seguirà un tratto del tunnel principale della Grande opera, non è ancora partita. La Grandi lavori Fincosit di Roma, vincitrice dell’appalto, non ha ancora fatto partire le operazioni e l’unica motivazione dello stop che fornisce a chi pone il quesito è riferita a indefinite “questioni tecniche”. Oltre ad allungare i tempi ci sono in ballo anche i posti di lavoro promessi e per ora non mantenuti nei confronti dei sindacati, che a gennaio avevano organizzato una protesta lampo nel cantiere per ottenere che i lavoratori in carico al Cociv venissero assunti dal vincitore dell’appalto, assegnato a ottobre dello scorso anno. Da allora non si è mosso nulla in riva al Lemme. Sempre a gennaio il Cociv aveva assicurato che era tutto in regola: “Il cantiere è operativo e la società sta svolgendo tutte le attività propedeutiche necessarie al fine di iniziare materialmente i lavori, nella tempistica prevista contrattualmente”.

Lo sciopero lampo di gennaio per chiedere l’assunzione degli operai ex Cociv alla Grandi Lavori FIncosit

Sempre a inizio anno, oltretutto, l’azienda romana aveva assicurato al Comune un cronoprogramma che prevedeva lo scavo del “camerone” per tutto il 2018 (anno arrivato quasi a metà), il via al tunnel principale nel 2019 ma prima la costruzione nastro trasportatore tra il cantiere e l’ex cava Cementir, a cavallo della strada provinciale 160 e del Lemme. Ora però anche il sindaco di Voltaggio, Michele Bisio, constata che “la Grandi Lavori Fincosit è ancora ferma. In settimana incontrerò il Cociv per definire la viabilità in Val Carbonasca per la sistemazione della frana dalla provinciale della Castagnola e porrò loro la questione”. Anche i sindacati non hanno avuto spiegazioni plausibili sul mancato avvio dei lavori: “Ci è stato detto – dice Rocco Politi, segretario provinciale della Fillea-Cgil che all’origine della situazione c’è una “motivazione tecnica”, senza fornire ulteriori dettagli. Parole che possono far supporre qualunque cosa tanto è fumosa. Secondo gli accordi stipulati, a febbraio la Grandi Lavori Fincosit avrebbe dovuto assumere 26 lavoratori prima nell’organico del Cociv, che invece sono ancora in disoccupazione. Al lavoro nel cantiere Vallemme ci sono solo 6-7 operai che tengono in ordine la galleria di servizio scavata negli anni scorsi, nient’altro. Il 17 maggio avremo un incontro con l’azienda”. Marco Rettighieri, commissario del Cociv, interpellato nei giorni scorsi sul cantiere di Voltaggio, al momento non rilascia dichiarazioni.