Un cantiere infinito quello lungo la strada 160 a Carrosio, direzione Voltaggio. Il semaforo installato dall’azienda incaricata dal Cociv di eseguire i lavori stradali è lì da circa un anno e da sei mesi almeno il cantiere è fermo. Il progetto prevede di ampliare la carreggiata verso il Lemme con una specie di “terrazzo” verso il burrone dopo che l’allargamento verso la collina è stato fermato per l’eccessiva presenza di amianto. Quest’ultimo si trova ovviamente anche sotto la parte di strada oggetto del cantiere, così il Cociv deve predisporre un progetto che tenga conto della situazione di potenziale pericolo per gli operai e gli automobilisti di passaggio, che già possono “godere” delle rocce amiantifere rimaste scoperte sul lato opposto della strada, secondo quanto denunciato più volte da Legambiente. Gli abitanti della Val Lemme si chiedono quanto durerà ancora questa situazione di stallo.

Carrosio, un’immagine di repertorio del cantiere lungo la 160 con l’amianto coperto, prima della costruzione del muro

Il progetto per forza di cose deve essere valutato dallo Spresal, il servizio dell’Asl che si occupa di sicurezza nei cantieri. Sen’zaltro, durante lo scavo per i micropali e gli altri interventi nel cantiere della 160 si dovrà lavorare bagnando continuamente l’area per evitare la dispersione delle polveri di amianto. Alcune settimane fa, spiegano dall’azienda sanitaria provinciale, i tecnici del Cociv hanno incontrato il personale dello Spresal per illustrare il progetto ma manca ancora l’atto ufficiale di notifica della documentazione, almeno fino a pochi giorni fa: senza questo passaggio lo Spresal non può infatti iniziare a valutare ufficialmente le carte. Servono inoltre verifiche da parte di Arpa e Osservatorio ambientale del Terzo valico, aveva detto a giugno Rfi, committente del Terzo valico. Al momento, quindi, nessuna indicazione sull’avvio dei lavori e sulla loro durata.