Una talpa meccanica del Terzo valico

La Seli Overseas sta smontando la talpa meccanica rimasta bloccata nella galleria del Terzo valico dei Giovi scavata per quasi 8 chilometri sotto l’Appennino, tra Arquata Scrivia e Voltaggio. Un’operazione che dovrebbe concludersi fra non molto tempo. L’attività di scavo è ferma dal giugno del 2022 anche se la notizia è trapelata solo a fine settembre grazie ai sindacati. La notizia dello smontaggio dell’enorme impianto, lungo circa 100 metri e un diametro di 10 metri utilizzato per scavare il binario pari, viene confermata dal commissario di governo del Terzo valico, Calogero Mauceri. La talpa è stata bloccata per via della conformazione delle rocce, molto friabili, situazione non registrata dai geologi del Cociv. Da mesi sono inoltre in corso in Val Carbonasca, a Voltaggio, i sondaggi geognostici in base ai quali il Cociv e Seli Overseas decideranno cosa fare. Una volta smontata, infatti, la talpa sarà rimontata all’esterno, nel cantiere di Radimero, ad Arquata Scrivia, con l’obiettivo di riattivarla a seguito di modifiche se le condizioni geologiche lo consentiranno. Lo scavo meccanico del tunnel più lungo del Terzo valico, 27 chilometri tra Arquata e Genova, è bloccato da 9 mesi. Secondo i sindacati, la seconda talpa, impiegata per il tunnel del binario dispari, sarebbe ripartita ma per il commissario sarebbe invece ancora ferma. Lo scavo nel tunnel pari è ripreso da sud verso nord, cioè dal cantiere Val Lemme di Voltaggio, utilizzando il martellone.