Il tunnel scavato a Voltaggio

Il rumore proveniente dal pozzo di aerazione della galleria che da tempo infastidisce gli abitanti di Val Carbonasca, a Voltaggio, e parte degli abitanti del paese non supera i limiti di legge. Lo sostiene il Cociv nella relazione tecnica inviata al Comune dopo la rilevazioni effettuate da una ditta incaricata dal consorzio stesso. Una pratica, quest’ultima, consentita dalla legge ma contestata anche dal sindaco, Giuseppe Benasso, che in Consiglio comunale ha dichiarato che “non è corretto che il controllato, cioè Cociv, si autocontrolli da solo”. All’esterno delle abitazioni sono stati misurati di giorno tra 40 e 46 decibel a fronte di un limite massimo di 60 mentre di notte i dati parlano di 40-45 decibel (50 decibel il massimo consentito). Dati simili anche all’interno delle case con finestre aperte e chiuse.

Il pozzo di aerazione del cantiere Val Lemme del Terzo valico

Valori che sono a norma di legge ma si avvicinano ai limiti, causando grave disagio a chi deve sopportare i rumori. Il Cociv, e anche l’Osservatorio ambientale del Terzo valico, hanno comunicato al Comune che entro aprile saranno installati dei silenziatori grazie ai quali il rumore sarà abbattuto di 20 decibel. In Consiglio comunale si parlato di un intervento sull’imbocco del pozzo, situato sul crinale della strada della Castagnola, al di sotto del quale si trova Val Carbonasca. L’opposizione ha evidenziato che “i lavori nella galleria dureranno almeno altri tre anni”. Il Cociv, nella relazione inviata al Comune ha voluto evidenziare “che gli interventi verranno realizzati nonostante le misure effettuate confermino il rispetto degli attuali limiti emissivi assegnati nell’ottica di arrecare il minor disturbo possibile ai cittadini interferiti dai lavori”. Una domanda sorge spontanea: chi ha autorizzato emissioni del genere a ridosso di un centro abitato?