Salta il campo base del Terzo valico a Voltaggio. La contestata serie di “container” alti 6 metri inizialmente prevista nel terreno di fronte all’impianto della Snam, all’ingresso del paese, per ospitare almeno 200 operai non si farà più. Il Cociv lo ha comunicato all’amministrazione comunale sostenendo che l’intervento non è più necessario. “Anzi – spiega il sindaco Michele Bisio, che aveva sostenuto l’intervento come “occasione di sviluppo del paese” – già ora gli altri campi base più vicini, Pian dei Grilli a Fraconalto e quello di Arquata Scrivia, risultano più grandi del necessario”. Una pessima notizia, quest’ultima, senz’altro per le casse pubbliche, mentre a Voltaggio saranno contenti gli oltre 350 cittadini che avevano firmato contro l’insediamento dei container all’ingresso del paese da Gavi, temendo un danno per il paesaggio.

Il terreno della ex cartiera
Il terreno della ex cartiera

La vicenda era del campo base in alta Val Lemme è stata piuttosto travagliata. Inizialmente era previsto nel terreno a fianco della ex cartiera, poco distanze dal cantiere del Valico ma nel 2013 i sondaggi nell’area avevano fatto emergere una certa quantità rifiuti plastici sotterrati e la necessità di una bonifica, con una spesa all’epoca stimata in un milione di euro. Il Cociv si era naturalmente rifiutato di farsi carico della pulizia del terreno, proprietà della Voltaggio energia, società che dal 2006 intende realizzare l’ormai tramontata centrale a biomasse. Il consorzio era quindi pronto a rinunciare a realizzare il campo base a Voltaggio ma la maggioranza alla guida del paese dal 2014 aveva spinto in direzione contraria, considerando per l’appunto l’insediamento un’occasione di sviluppo economico per il paese. Da qui la disponibilità della Fondazione De Ferrari Galliera per il prato di fronte alla Snam, proprio all’ingresso da Gavi. Un’ipotesi appoggiata dalla maggioranza e inserita quindi nel piano regolatore ma contrastata dalla minoranza e soprattutto da un gruppo di mamme che aveva organizzato la petizione sottoscritta dalla metà della popolazione. Il documento chiedeva di trovare una collocazione diversa, meno impattante dal punto di vista paesaggistico, per esempio proprio l’ex cartiera. Persino il celebre fotografo Oliviero Toscani, nella trasmissione radiofonica “Fatto in Italia”, si era detto contrario all’ipotesi. “Non fate i campi base-lager, puntate a ristrutturare gli edifici antichi del paese. Queste brutture resteranno lì per sempre, negando ai giovani la bellezza di un prato”, aveva detto.

Oliviero Toscani
Oliviero Toscani

Dopo una iniziale chiusura e persino un no a un pubblico confronto richiesto dai promotori della petizione (poi ritirato), l’amministrazione comunale aveva deciso di aprire all’ipotesi della ex cartiera, puntando proprio sull’area dove sorge l’edificio abbandonato e sull’ormai evidente mancata realizzazione della centrale. Poi l’arresto dei dirigenti del Cociv a ottobre e l’annullamento del bando per lo scavo del tunnel di valico, in seguito al quale era previsto l’aumento del numero di operai, hanno sospeso tutto. “Con la riorganizzazione del Cociv – spiega Bisio – è stato deciso che il campo base a Voltaggio non si farà più. Ci sono delle eccedenze nella previsione del numero di operai che hanno spinto in questa direzione”. Una buona notizia anche per Paola Lugaro, presidente di Legambiente Val Lemme: “E’ stato evitato uno scempio all’ingresso del paese. Piuttosto, c’è da chiedersi se sia stato corretto stendere un ulteriore tappeto rosso al Cociv con una variante al piano regolatore che si è rivelata in buona parte inutile, con relative spese a carico dei voltaggini”.