I mezzi pesanti del Terzo valico fanno il bello e il cattivo tempo invadendo le strade provinciali nonostante esista un piano del traffico da rispettare. La denuncia arriva dal Comune di Arquata Scrivia con una segnalazione inviata a una serie di enti e istituzioni, a cominciare dal ministero dell’Ambiente. Nel centro abitato arquatese da tempo camion e betoniere delle imprese incaricate dal Cociv vengono notate in via Roma e nelle strade del concentrico nonostante il piano del traffico della Grande opera preveda l’uso dell’autostrada A7. Per questo, l’amministrazione comunale nel suo esposto ha ricordato che già nel 2014 era stato segnalato come i camion provenienti dal cantiere di Castagnola (Fraconalto) transitassero dentro Rigoroso e Arquata, violando il piano. Ora la situazione si ripete: le betoniere del gruppo Migliaccio di Bologna, incaricato dal Cociv, portano cemento a Castagnola anche nei giorni festivi, 24 ore su 24, dal cantiere di Radimero di Arquata passando quindi per Rigoroso, Pietrabissara e Isola Cantone tramite la strada dei Giovi anziché l’autostrada, questo nonostante, sottolinea il Comune di Arquata, nel cantiere di Castagnola sia presente un impianto di betonaggio. Il Cociv, oltretutto, nelle sue relazioni, indica proprio le betoniere fra i mezzi più inquinanti.

Una situazione che, come rileva il Comune, causa “intasamenti e inquinamento acustico e atmosferico nei centri abitati, rischio di incidenti, danni alle strade e persino perdite di carico”. Oltretutto, le strade costruite ex novo per i mezzi pesanti del Terzo valico non vengono utilizzate, logorando la viabilità comunale, in particolare via Moriassi. Eppure, per costruire queste nuove strade, come il collegamento tra via Moriassi e la provinciale dei Giovi, sono stati spesi fior di soldi pubblici. Il Comune ha inoltre ricordato che la Regione, nel 2017, ha posto a carico del Cociv la manutenzione delle strade provinciali eventualmente danneggiate dai suoi mezzi. “Nonostante – dice Stefania Pezzan, assessore comunale – l’esposto e il rapido interessamento da parte del presidente dell’Osservatorio ambientale, a oggi nulla è cambiato: le autobetoniere continuano imperterrite a transitare nei centri abitati. Notevole il risparmio per le imprese evitando l’autostrada: transitano circa sei camion all’ora, per un totale di 144 al giorno. Il pedaggio costa 3,30 euro, perciò risparmiano 14.256 al euro al mese. Mentre i danni alle strade restano a carico della collettività”.