I sindaci degli undici Comuni coinvolti nel progetto di sviluppo del Terzo valico (foto del dicembre 2017)

Stasera, 15 ottobre, potrebbe essere l’ultimo tentativo di trovare un’intesa ed evitare che i 49 milioni del Terzo valico che dovrebbero arrivare per gli undici Comuni interessati dai lavori prendano altre strade. A Pozzolo Formigaro è infatti in programma la nuova riunione tra i sindaci di Alessandria, Tortona, Novi Ligure, Pozzolo, Serravalle Scrivia, Arquata Scrivia, Vignole Borbera, Gavi, Carrosio, Voltaggio e Fraconalto. Lunedì, ad Alessandria, di fronte al commissario straordinario del Terzo valico, Carmine Mauceri e al sottosegretario alle Infrastrutture Roberto Traversi, tra gli amministratori locali sono volate parole grosse. La bozza di accordo precedente parlava di 8,5 milioni per il Comune di Alessandria per costruire il secondo ponte sul Bormida e il resto suddiviso tra gli altri dieci Comuni in base in particolare alla popolazione. A palazzo Ghilini qualcosa però è cambiato: Alessandria, appoggiata dal commissario (secondo alcuni sindaci), ha chiesto 12,5 milioni. Per cinque ore la discussione è stata molto animata e alla fine quasi tutti erano pronti ad approvare l’accordo con quella proposta. In due però erano contrari e, con la regola dell’unanimità, è saltato tutto. Vignole e Pozzolo infatti hanno contestato la richiesta di Alessandria e il banco è saltato. Così, dopo circa tre anni, non si è ancora arrivati a una decisione. Tutto come previsto da quando, a luglio, il commissario Mauceri si era affidato alla volontà dei sindaci nel trovare un accordo dopo che per anni non ci erano riusciti, anche perché il cosiddetto Patto per il territorio parlava di un improbabile progetto sovracomunale per lo sviluppo che doveva mettere insieme le necessità di Alessandria con quelle di piccoli Comuni interessati ad altro.

Il tunnel del Terzo valico scavato a Voltaggio

Soprattutto, nel frattempo, è saltato il criterio dell’assegnazione dei fondi in base all’impatto dei cantieri, pesante soprattutto nel Novese, a favore di quello legato alla popolazione, che vede Alessandria avvantaggiata nonostante sia interessata solo da due cave in corso di riqualificazione, almeno sulla carta, con lo smarino del Terzo valico. Il sindaco di Vignole, Giuseppe Teti, ha già fatto sapere che Alessandria deve arretrare nella sua richiesta, altrimenti ribadirà il suo no. A complicare la situazione ci sono altri cinque Comuni della Val Lemme (Parodi Ligure, San Cristoforo, Francavilla Bisio, Bosio e Tassarolo) che chiedono di poter accedere ai fondi in quanto le loro popolazioni subiscono anch’esse i disagi legati al Terzo valico. In una lettera inviata al commissario Mauceri, al ministero delle Infrastrutture e alla Regione sostengono: “Le richieste dei singoli Comuni non hanno nulla a che vedere con il rilancio del territorio. Si devono superare egoismi e visioni campanilistiche che finirebbero per finanziare opere in qualche caso non essenziali, in qualche altro localizzate in alcuni siti ma non a vantaggio dell’intero tessuto territoriale a cui i fondi dovrebbero essere destinati”. I cinque sindaci chiedono di impiegare quei soldi per la circonvallazione di Gavi e per sistemare le strade che subiscono ancora le conseguenze dell’alluvione. Da tempo attendono un incontro con Alberto Cirio, presidente della Regione.