Pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la delibera del governo che finanzia il cosiddetto progetto condiviso di sviluppo per l’alessandrino, promosso dal commissario di governo del Terzo valico, Iolanda Romano, per dare fondi pubblici ai Comuni piemontesi interessati dai cantieri della Grande Opera da 6,2 miliardi. L’ultimo passaggio necessario affinché i soldi arrivino sul territorio era appunto la pubblicazione nella Gazzetta insieme al parere della Corte dei conti. Il commissario Romano fa sapere che i giudici contabili hanno rilevato come il Protocollo di intesa per il Progetto condiviso di sviluppo firmato nel settembre 2016 fra gli enti coinvolti “sia la migliore rappresentazione dei principi richiamati dalla stessa Corte costituzionale”, in quanto frutto di un percorso di condivisione con tutti i rappresentanti degli enti territoriali. Nell’ambito dei 60 milioni stanziati, è stato anche approvato che vengano anticipati 11 interventi – uno per comune – da 1 milione di euro ciascuno”. Coinvolti i Comuni di Alessandria, Arquata Scrivia, Carrosio, Fraconalto, Gavi, Novi Ligure, Pozzolo Formigaro, Serravalle Scrivia, Tortona, Vignole Borbera e Voltaggio.

Iolanda romano

I progetti dei singoli Comuni sono già stati presentati dalle amministrazioni comunali e valutati come rispettosi dei criteri previsti, riferiti alla sistemazione della viabilità, alla riqualificazione dei centri abitati, alla messa in sicurezza idraulica, al potenziamento della ricettività, tutto legato in qualche modo alla presenza dei cantieri. Un calderone dove qualche Comune è riuscito a infilare progetti che appaiono poco attinenti con i criteri in questione. Per esempio, Carrosio, che intende sistemare l’ex bar centrale per realizzare una sorta di centro polifunzionale e l’ex asilo, legandoli tra l’altro alla presenza del Geosito dei due mari. Oppure Gavi che, oltre alla necessaria rotonda lungo la strada provinciale 161, punta spendere oltre la metà del milione di euro per la strada della Colombare, utile al futuro albergo di villa Torlonia e alle villette previste lì vicino (di cui parleremo a giorni).

Il castello di Pozzolo

Alessandria punta al recupero ambientale delle aree adiacenti al sito di deposito del Terzo Valico di Cascina Clara e Buona e alla valorizzazione delle aree fluviali dei fiumi Bormida e Tanaro. Arquata Scrivia punta su una serie di interventi di riqualificazione viaria. Fraconalto sul riassetto della viabilità e il potenziamento degli acquedotti comunali. Novi Ligure, invece, sulla riqualificazione delle zone interessate dal tracciato e dai cantieri del Terzo Valico. Inoltre, Pozzolo sul potenziamento della viabilità comunale e sulla riqualificazione del castello. A Serravalle Scrivia i soldi verranno spesi per sistemazione della rete di drenaggio delle acque meteoriche tra la linea ferroviaria storica Genova – Torino e il torrente Scrivia e opere di riqualificazione urbana nella parte del centro storico a monte di Via Berthoud. Chiudono l’elenco Tortona (ristrutturazione e adeguamento di strade ed impianti nelle frazioni di Rivalta Scrivia e Torre Garofoli), Vignole (“messa in sicurezza, ingresso casello autostradale e accoglimento dei turisti in arrivo grazie all’opera”) e Voltaggio (sistemazione viaria del centro storico e nuovo impianto di depurazione delle acque). Resta il dubbio su tutti gli altri soldi, 49 milioni di euro, per un progetto condiviso generale sul quale non ancora stati raggiunto un accordo tra i sindaci, nonché, come si diceva, sui tempi di assegnazione dei primi 11 milioni ai Comuni. Iolanda Romano, sull’argomento preferisce non dire nulla.