Il Tar approva il provvedimento comunale: si gioca “solo” dalle 21 alle 24

In realtà il provvedimento comunale prede che l'attività delle slot può iniziare alle 14, ma secondo Bigrin nel pomeriggio i "giocatori" sono pochi...

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Slot machines repertorio
Slot machine (immagine di repertorio)

La ludopatia è purtroppo una malattia sociale diffusa che porta sempre alla disperazione di chi ne è affetto. “Gioco ancora un po’ così mi rifaccio”, è la convinzione costante di quanti del gioco hanno fatto quasi una ragione di vita. Il dato conclamato è che a “rifarsi” è sempre chi gestisce le diaboliche macchinette mangiasoldi.

Il sindaco di Tortona Gianluca Bordone, così come altri amministratori, ha considerato prendere provvedimenti, quantomeno limitando i tempi di attività delle slot machine dalle due del pomeriggio fino a mezzanotte.

Le ore sono comunque tante, ma per chi del gioco d’azzardo fa  business, sono poche. Ecco che la Bigrin, società che gestisce il Bingo a Tortona, ha fatto ricorso al Tar, dichiarando come il provvedimento comunale danneggi gli introiti, in virtù del fatto che, secondo i legali della società, i clienti arrivano mediamente alle 21, quindi resterebbero “solo” tre ore di gioco effettivo. Inoltre il ricorso evidenzia anche il rischio che i clienti possano scegliere altre destinazioni, dove il gioco è permesso fino a notte inoltrata.

Ai giudici del Tribunale amministrativo, evidentemente la motivazione è sembrata debole, hanno quindi respinto il ricorso e dato ragione a sindaco, riferendosi alla disposizione della Corte di Giustizia Europea per la difesa dalla ludopatia, confermando così  il pronunciamento del Consiglio di Stato, che aveva già rispinto l’istanza di Bigrin.

Nella sentenza del Tar si legge che l’ordinanza comunale “appare adeguata e proporzionata rispetto agli obiettivi perseguiti, ossia la prevenzione, il contrasto e la riduzione del gioco d’azzardo patologico”.