Tre nuove barriere sul versante del Forte. Ci sono i fondi per progettare altri interventi.

La Terracon ha concluso i lavori ma per dare sicurezza quasi assoluta a Monserito si deve guardare (anche) alla canalizzazione delle acque.

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Il Forte di Gavi (foto di Matteo Gandetto)

Terminata l’installazione delle nuove barriere metalliche, per il versante del Forte, a Gavi, si pensa a una soluzione definitiva che metta una volta per tutte in sicurezza un versante franato sulle case due volte in cinque anni.

Nelle scorse settimane sono state aggiunte altre tre reti sopra il rione di Monserito, operazione avviata dopo l’ultima alluvione, nel 2019, ma ritardata dal lockdown di primavera. Non è ancora deciso se la presenza di queste ultime barriere possa portare alla revoca dell’ordinanza che impone lo sgombero a sedici abitazioni di Monserito in caso di allerta gialla ma la sicurezza è senz’altro maggiore per gli abitanti del rione. Alle barriere installate negli nani Ottanta e Novanta dopo la frana del 1977 e quelle post alluvione 2014, si è aggiunto l’intervento realizzato dalla Terracon di Poirino, la stessa che ha lavorato nel 2015. E’ stato anche realizzato il nuovo muro a sostegno della mulattiera.
Il Comune ha intanto ricevuto circa 88 mila euro dal governo per progettare ulteriori interventi sul versante. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è realizzare opere che risolvano il più possibile l’instabilità della collina. Il problema finora non risolto riguarda soprattutto la canalizzazione delle acque, sulla quale gli abitanti di Monserito chiedono di intervenire da anni.