Il vantaggio di essere una guida turistica è che ho imparato davvero moltissimo sulla città dove sto trascorrendo questa meravigliosa estate nordica: Tromso. Tanti sono i record che detiene: la città con più di 50.000 abitanti più a nord del mondo, l’università più a nord del mondo, l’acquario più a nord del mondo, ecc. Pur essendo 450 chilometri a nord del Circolo Polare Artico Tromso gode di un clima mite grazie alla corrente del Golfo del Messico. Ciò ha permesso uno sviluppo altrimenti impensabile a una latitudine nord di 69 gradi.

Nei due mesi che ho passato qui finora ho girato la capitale artica in lungo e in largo e ho guidato centinaia di turisti nei luoghi più conosciuti: la Cattedrale Artica (una chiesa del 1965 a forma di iceberg); i vari musei tra qui il “Polar Museum” dedicato alle imprese di grandi esploratori norvegesi come Roald Amundsen e Fridtjof Nansen; il centro storico con le decine di case in legno…e perfino Telegrafbukta, la piccola spiaggia urbana affollatissima nei giorni di sole.

Tromso è stata fondata ufficialmente nel 1794: allora aveva 80 abitanti, dopo due secoli sono quasi mille volte tanti! Attualmente la metà della popolazione vive sull’isola di Tromsoya (grande 23 km²), 20.000 abitanti sulla terraferma e 10.000 sull’enorme isola di Kvaloya (ben 737 km²!). Le varie parti sono connesse tra loro da ponti spettacolari e nel 1964 è stato inaugurato l’aeroporto. Oltre all’università (con 16.000 studenti) e all’ospedale più grande del nord della Norvegia, Tromso è un importante centro per la pesca e per la ricerca artica. Inoltre, negli ultimi anni, è diventata una meta turistica sempre più famosa, d’estate per il sole di mezzanotte e d’inverno per l’aurora boreale.

Il mio punto preferito d’osservazione è sulla terraferma, dalla cima del “Storstein” (grossa pietra in norvegese), una collina di 420 metri sulla quale si può salire a piedi o con la famosa “cable car”, la funivia. Spesso sono lì per lavoro durante il giorno, ma la vista è ancora migliore a mezzanotte, quando il sole splende basso all’orizzonte e immerge tutta la città in una fantastica luce dorata.

Io abito nell’isola di Tromsoya, dove si respira davvero aria di città, anche se non ci sono praticamente mai problemi di traffico e dove in generale quasi non si sentono rumori. Quando ho voglia di restare ancora più in pace mi dirigo all’isola di Kvaloya, dove ci sono tantissime montagne ancora innevate e deliziose spiagge praticamente vuote. Insomma, Tromso offre davvero tantissime attrazioni sia culturali sia naturalistiche e sono contento di avere ancora circa un mese e mezzo da vivere in questa fantastica città da record!