Municipio di Tortona
Il municipio di Tortona

Il sindaco Gianluca Bardone e il vice sindaco Marcella Graziano, preoccupati per il fenomeno dell’accattonaggio molesto, hanno scritto di nuovo al prefetto per ribadire la posizione, da sempre sostenuta, a favore di un’accoglienza equilibrata, diffusa e sostenibile, chiedendo di adottare un provvedimento che dia alla polizia municipale uno strumento per poter intervenire.

«Nonostante gli interventi delle forze dell’ordine, disposti dalla prefettura, nelle piazze e in prossimità delle attività commerciali, dove il fenomeno è sempre stato più evidente – dicono gli amministratori tortonesi -, in quest’ultimo periodo il problema si è esteso e diffuso a macchia d’olio in tutta la città. Anche alla luce delle facoltà introdotte dal decreto legge del ministro Minniti, abbiamo fermamente rimarcato l’opportunità di adottare un provvedimento, analogo a quello già proposto in passato alla prefettura e da questa bocciato per mancanza dei requisiti di contingibilità ed urgenza, ma che di fatto conferirebbe alla polizia municipale uno strumento per poter intervenire».

Secondo Bardone e Graziano, infatti, le operazioni disposte dalla prefettura nell’immediato svolgono una funzione deterrente, ma non risolvono un problema che non è più circoscritto a determinati luoghi e riferibile ad alcuni periodi, ma si è esteso in modo capillare a tutti i luoghi pubblici di Tortona.

«Abbiamo rinnovato la nostra preoccupazione per l’ipotesi di ulteriori assegnazioni di profughi alla nostra città – dice il sindaco Gianluca Bardone -; siamo convinti che anche l’incremento del fenomeno dell’accattonaggio molesto sia riconducibile ad un sistema di accoglienza che di fatto non è efficace ai fini dell’integrazione e non riesce a garantire un adeguato controllo sui soggetti affidati.

L’amministrazione comunale, che non ha modo di intervenire nel processo di assegnazione dei profughi, gestito direttamente dalla prefettura, proseguirà nella sua attività di vigilanza, valutando ogni possibile azione per contrastare il problema dell’accattonaggio molesto, che consenta ai cittadini tortonesi, alle famiglie e ai bambini di usufruire in piena libertà e serenità degli spazi pubblici e delle aree verdi».