I sindacati chiedono sicurezza per tutti operatori sanitari che da settimane ormai stanno combattendo contro il coronavirus. Cisl Fp, Uil Fpl, Fials e Nursing Up hanno scritto al commissario dell’Asl Alessandria, Valter Galante, e all’Unità di Crisi della Regione nella quale “esprimono solidarietà e apprezzamento verso gli operatori sanitari che con abnegazione e senso del dovere quotidianamente sono in prima linea a fronteggiare e lottare per arginare la diffusione del COVID19, lavorando in condizioni che mettono a rischio e pericolo la propria salute e quella delle persone a loro vicine”. Nella maggior parte delle strutture ospedaliere e dei servizi sul territorio, sostengono i sindacati, “gli operatori sanitari operano in condizioni critiche essendo scarse le dotazioni di dispositivi di protezione individuale (Dpi) necessari a fronteggiare e arginare la diffusione del virus. E’ semplicemente ridicolo che di fronte a una emergenza sanitaria di portata nazionale coloro che devono assicurare assistenza sanitaria sono i primi a non essere tutelati!”. I firmatari della lettera sostengono che “nei servizi sanitari gli stessi operatori rischiano di essere infettati e infettare a loro volta, non devono essere posti limiti all’utilizzo dei dpi. Non esistono eroi ma professionisti che hanno bisogno di essere tutelati e che, in questo momento di emergenza e di carenza del personale sanitario, non ci possiamo permettere di perderli perché infettati a causa della scarsità o mancanza di dpi”. Le quattro sigle sindacali sollecitano quindi l’Asl e l’Unità di crisi a “provvedere al più presto a garantire la salute di tutti gli operatori impegnati contro l’emergenza del COVID-19.

(foto da https://www.regione.emilia-romagna.it/)

Venga messo in sicurezza il lavoro degli operatori sanitari, tecnici ed amministrativi che operano nelle strutture dell’Asl Al”. La Regione ieri ha intanto annunciato l’arrivo delle prime diecimila mascherine sanitarie lavabili, prodotte da Miroglio Group in esclusiva per la Regione Piemonte. “La fornitura – assicurano da Torino – proseguirà a tamburo battente nei prossimi giorni, secondo il piano concordato con l’azienda albese, grazie anche al contributo dei due dipartimenti Rotary del Piemonte. Altre cinquantamila mascherine della donazione della comunità cinese sono già state distribuite in giornata in tutta la regione, in direzione di personale sanitario (complessivamente si tratta di 55 mila dipendenti). Una distribuzione che procederà senza sosta nei prossimi giorni”.

CRESCONO I DECESSI. Sempre la Regione ieri ha fatto sapere di sette nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del “coronavirus covid19”. Nel complesso si tratta di 5 uomini e 2 donne: 2 della provincia di Alessandria (1 uomo e 1 donna) 3 del torinese (2 uomini e 1 donna) e 2 uomini del cuneese. I ricoverati in terapia intensiva sono 159. Hanno superato il migliaio i casi positivi al virus in Piemonte, ma il dato esatto, in fase di aggiornamento, non è al momento disponibile. Complessivamente il totale dei deceduti è di 66, di cui il 67% uomini e il 33% donne. L’età media è di 82 anni. Il totale dei decessi appare così ripartito per provincia di residenza: 30 ad Alessandria, 16 a Torino, 4 a Biella, 5 a Novara, 3 a Vercelli, 3 ad Asti, 4 a Cuneo, 1 nel Vco.