AGGIORNAMENTO. Come annunciato, domani, 8 novembre, a Gavi sarà lutto cittadino. Il Comune ha disposto l’esposizione a mezz’asta delle bandiere del municipio e un minuto di raccoglimento per le scuole del paese, dalla materna alle medie prima dell’inizio delle lezioni, e negli uffici comunali. Le attività commerciali chiuderanno dalle 15, quando il feretro con la salma di Matteo Gastaldo arriverà in paese per la messa in suffragio in programma nella chiesa di San Giacomo Maggiore, alle 16,30, quando il corteo funebre passerà in via Mameli per raggiungere il cimitero.

Il sindaco Rita Semino invita i cittadini, le imprese e le associazioni a manifestare il proprio cordoglio in occasione del funerale di Stato in programma sempre domani alle 11 ad Alessandria. Lutto cittadino è stato proclamato anche a Parodi Ligure e San Cristoforo.

 

La chiesa parrocchiale di San Giacomo Maggiore  non è stata in grado di contenere tutte le persone che ieri sera, 6 novembre, a Gavi, hanno voluto essere vicine alla famiglia di Matteo Gastaldo durante il rosario.   La nostra chiesa sembra davvero piccolo stasera”, ha detto il parroco, don Gianni Pertica, per sottolineare la folla dentro e fuori la parrocchia. Nella parrocchia gaviese, oltre ai parenti e agli amici c’erano generazioni di persone che hanno frequentato e frequentano il bar Matteo di piazza Roma, gli amministratori comunali e c’erano loro, gli eroi di tutti i giorni , i colleghi di Matteo, in divisa, arrivati in paese con i mezzi del corpo dei vigili del fuoco. Stasera, sempre nella parrocchia gaviese, si reciterà un secondo rosario.

Matteo Gastaldo

Per le tre vittime di Quargnento ieri sera a Novi Ligure, davanti alla caserma dei vigili del fuoco, è stato organizzato un picchetto d’onore durante il quale sono state suonate le sirene in ricordo di Matteo, Antonio e Marco. I funerali di Stato si terranno domani, venerdì 8 novembre, alle 11, ad Alessandria, nella cattedrale. A Gavi e a Quargnento sarà lutto cittadino. Oggi, nella caserma dei vigili del fuoco del capoluogo provinciale, è allestita la camera ardente dove c’è un susseguirsi di uomini e donne delle forze dell’ordine, di volontari del soccorso con le ambulanze a sirene accese, di tanti cittadini per lasciare un omaggio.

Intanto  i nuclei investigativi  arrivati da Roma insieme ai Ris dei Carabinieri continuano a  lavorare per accertare le cause dell’esplosione che nella notte tra lunedì e martedì  ha provocato il crollo della casa di Quargnento causando  la morte di Matteo e dei colleghi Marco Triches e Antonio Candido, accorsi per domare le fiamme provocate dalla prima esplosione e rimasti sotto le macerie della seconda. Nel corso della tragica operazione di soccorso altri due Vigili del Fuoco e un Carabiniere sono rimasti feriti ma, fortunatamente le loro condizioni stanno migliorando.

Ormai non ci sono più dubbi sulla matrice dolosa è stato, infatti,  aperto un fascicolo per  omicidio colposo, per ora senza nomi.  Secondo quanto emerso, il proprietario dello stabile, Giovanni Vincenti, sentito dagli inquirenti nella caserma di Solero come persona informata dei fatti,  si era fatto molte antipatie nella zona  e lui stesso parla di un “dispetto”.

Questa strage non resterà impunita”, promette con voce commossa il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Roberto Marchioni.