Una brutta avventura sul locale per Genova

Lucia racconta il suo incontro sul treno con due delinquenti

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Stazione di Arquata Scrivia

Poteva finire veramente male per Lucia, 32 anni insegnate di Gavi. Ieri mattina, dopo aver perso il direttissimo per Genova, ha deciso di salire sul treno locale alla stazione di Arquata Scrivia. Questo il suo racconto.

“Ieri dovevo essere a mezzogiorno a Genova. Alle 10,48 ho preso il treno locale. Nello scompartimento c’erano un po’ di persone, durante il tragitto i passeggeri sono scesi quasi tutti, ne sono rimaste solo pochissimi, forse due persone, ma erano dalla parte opposta del vagone. Intanto è arrivato un ragazzo, presumibilmente di origine nord africana, si è seduto di fianco a me. Aveva in mano un bigliettino, me l’ha mostrato come se volesse chiedermi un’informazione. Nel frattempo, ma questo mi è stato raccontato, è arrivato un altro ragazzo, anche lui nord africano, io non me ne ero accorta. Questo ragazzo è rimasto in piedi dietro di me. Mi hanno riferito che era pronto per prendermi la borsa. Fortunatamente è arrivato un signore che ha visto la situazione, ha capito e gli ha gridato di lasciarmi stare. Il signore mi ha detto che prima che lui potesse parlare, il ragazzo in piedi, lo ha minacciato con un gesto imponendogli  di stare zitto, ma il signore non si è lasciato intimorire, e ha reagito”.

“A quel punto mi sono girata e ho visto quello che stava succedendo. Naturalmente mi sono spaventata. Intanto abbiamo chiamato il controllore, nel frattempo il treno si è fermato, il controllore li ha inseguiti, non avevano il biglietto, né documenti. O quantomeno non li hanno mostrati, il controllore ha tentato di fermarli, ma i due sono scesi dal treno, hanno raccolto un sasso e l’hanno minacciato. A quel punto li ha lasciati andare, ma è stato meglio così perché altrimenti, in assenza di poliziotti, la situazione poteva degenerare”.

“Quando sono arrivata a Genova, ho sporto denuncia alla Polfer.  Per la verità subito avevo pensato di lasciar perdere, perché ero molto spaventata, ma poi ho creduto fosse meglio denunciare per evitare che questa brutta avventura capitasse ad altre persone. Mentre ero al posto di polizia, è arrivata una ragazza che aveva avuto meno fortuna di me, a lei sono riusciti a rubare la borsa, dopo averla aggredita sul treno locale nei pressi di Busalla. Lei nello scompartimento era proprio da sola”.

“Al posto di polizia mi hanno spiegato che questi borseggiatori prediligono i treni locali perché privi di telecamere” .