E tre. Se sarà organizzata come vogliono fare alcuni commercianti, l’amministrazione comunale di Gavi riceverà la terza petizione in quindici anni con la quale si chiede, innanzitutto, di regolamentare il traffico in via Mameli. Il dibattito di lunedì in Consiglio comunale ha riportato a galla il grave problema della vivibilità di via Mameli, soffocata da auto (anche parcheggiate) e camion. Nel 2004 una prima raccolta firme promossa da un gruppo di commercianti e supportata da Legambiente portò all’avvio dell’iter della circonvallazione da parte della Provincia, poi fermato ne 2016 per carenza di fondi, e all’emanazione di un’ordinanza impugnata dalla Tre Colli di Carrosio poiché imponeva il blocco totale per i camion, bocciata dal Tar. Nel 2007 il bis: i cittadini depositarono una seconda petizione dalla quale scaturì un nuovo provvedimento che imponeva le fasce orarie ai mezzi pesanti. Anche questo venne impugnato dalla Tre Colli, che ottene subito la sospensione. Il Comune si guardò bene dal richiedere una discussione in tempi brevi sulla bontà dell’atto e passarono sei anni: nel 2013, il giorno prima dell’udienza, il Comune ritirò l’ordinanza sostenendo che la sicurezza di via Mameli sarebbe stata garantita dai marciapiedi previsti in un progetto mai realizzato. Un bel favore alla Tre Colli, tanto che il Tar non si pronunciò sull’ordinanza ma sottolineò tuttavia la legittimità delle fasce orarie.

Traffico pesante in via Mameli

Lunedì, rispetto alla proposta della minoranza di utilizzare i fondi del Terzo valico per costruire un primo tratto della circonvallazione in località Forneto invece che per la strada delle Colombare, specie ai mezzi pesanti, il vicesindaco Nicoletta Albano ha affermato che “a non volere la nuova strada sono i commercianti”. Su Facebook l’argomento ha suscitato numerose reazioni e in tanti si sono chiesti se sia davvero così. La pensano diversamente alcuni commercianti, fra cui Fabiola Fiori, titolare dello studio fotografico Prestige: “Con diversi colleghi stiamo valutando una raccolta firme per chiedere innanzitutto una regolamentazione del traffico. Per esempio, chiudendo via Mameli sempre il sabato e la domenica e non occasionalmente. La situazione è sempre più insostenibile: camminare lungo la via significa rischiare parecchio a causa delle auto parcheggiate e dei mezzi di passaggio. Tante persone dicono di preferire Novi Ligure a Gavi poiché in via Girardengo si riesce a camminare liberamente senza auto e senza pericoli, specie per i bambini. Con una pedonalizzazione – conclude Fabiola – il commercio gaviese ne trarrebbe vantaggio, di questo ne sono certa”. Così come la vivibilità del centro storico per chi ci abita. Gavi, oltretutto, ha ottenuto la Bandiera Arancione dal Touring club come località turistica di interesse.