A Gavi la panchina rossa contro la violenza contro le donne diventa itinerante. È’ stata installata nel viale di via Bertelli ma, grazie all’impegno degli alunni della scuola media “De Simoni”, troverà via via nuove collocazioni in paese. Il Comune ha innanzitutto voluto aderire all’iniziativa nata nel 2017 a Milano e celebrata lo scorso 25 novembre con la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Nel capoluogo lombardo da quattro anni si dipinge una panchina di rosso, “il colore del sangue – ricorda il sindaco Carlo Massa nella lettera inviata agli alunni della scuola – e la panchina un simbolo, legato alla quotidianità del vivere proprio come i gesti di violenza di cui ogni giorno si sente parlare. Il Comune di Gavi ha voluto partecipare a questa campagna di sensibilizzazione esponendo la “sua” panchina rossa, in un posto marginale rispetto al centro cittadino proprio perché marginale e defilata è spesso la vita di tante donne che subiscono violenza tra la più totale indifferenza della gente. Quello del Comune, sarà, tuttavia, un progetto itinerante. La panchina rossa gaviese dovrà spostarsi di anno in anno per sensibilizzare tutti i cittadini.

I dirigenti della scuola media e gli amministratori comunali dell’atrio della “De Simoni” per illustrare il progetto della panchina itinerante

Solo trovandola inaspettatamente in luoghi diversi se ne continuerà a parlare, perché’ il gesto non deve fermarsi alla sola propaganda pubblicitaria, bensì educare al vero significato che porta con sé e che vuol dire basta al femminicidio”. Gavi anni fa fu teatro di un femminicidio: “Il 28 giugno 2009 – ricorda ancora Massa – Mariana veniva uccisa dal fratello durante una lite. Tra le mura domestiche di una casa in pieno centro cittadino, tra grida indifferenti alle orecchie dei passanti, si consumava un atroce atto, destinato a fermare per sempre la vita di Mariana”. Il Comune ha dedicato a questa donna la giornata del 25 novembre, “ricordando che tutti siamo portati al rispetto verso tutti e che la violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci”. Tornando alla panchina itinerante, ogni anno ogni classe indicherà un luogo dove installare la panchina, anche nei pressi della scuola o in posti ritenuti dai ragazzi “strategici” o pensati in base ad un progetto costruito dagli alunni. Il Comune stilerà una graduatoria e alla classe che avrà presentato il miglior progetto completo di motivazioni verrà assegnato un contributo di 100 euro per l’acquisto di materiale scolastico.