Una raccolta firme e nuove proposte d’investimento per rivalutare la Genova-Ovada-Acqui

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Ovada, loggia di San Sebastiano, pendolari, sindaci e autorità all'assemblea del 4 settembre.JPG

Lunedì sera all’assemblea dei pendolari nella loggia di San Sebastiano è iniziata la raccolta firme,per dire no alla sosta estiva dei treni, che proprio il 4 settembre sono tornati in funzione sulla Genova-Ovada- Acqui Terme dopo 5 settimane di trasporto con i bus sostitutivi. “Iniziamo adesso per guadagnare tempo, a dicembre scatterà l’orario del 2018, vogliamo limitare i giorni di sospensione del servizio allo stretto necessario fino ad evitare interruzioni negli anni a seguire”.

Il presidente del Comitato in difesa dei pendolari FabioOttonello, i delegati Manuela De Lorenzi, Alessandra Rapetti, Alessandro Rosano riporteranno all’assessore ai Trasporti della Liguria la serie di lamentele ricevute per i continui disservizi e la deviazione dei treni merci, ma anche nuovi obiettivi per migliorare le condizioni e i tempi di viaggio. “La regione spende 21 euro a Km per percorrere la velocità media di 35 km all’ora”. La petizione è il passo intermedio fra il malcontento giornaliero di 1600 utenti sulla pagina facebook del Comitato e l’ipotesi della class action per quantificare i danni riportati da lavoratori e studenti a a causa dei disservizi.

“L’obiettico non è avventurarci in un mare di carta, è salvare la linea da continui tagli”. Bisognerà investire sullo sviluppo del collegamento delle Terre di Mezzo e in senso turistico, rivalutando la sinergia terme-mare. Ne sono persuasi il sindaco Paolo Lantero di Ovada e Lorenzo Lucchini di Acqui, due dei 27 sindaci piemontesi e liguri che hanno sottoscritto l’accordo di programma con il Comitato. “Il treno da non perdere è la programmazione d’investimenti di Trenitalia dal 2018 al 2039”. Il senatore Mdp Federico Fornaro si rivolgerà all’Authority nazionale dei Trasporti.

Il consiglieri regionali della Liguria Giovanni Lunardon del Pd e Marco De Ferari M5s presenteranno interrogazioni per verificare la disponibilità di risorse: “Su 393 milioni di euro necessari per rinnovare il parco rotabile della ligure, 33 milioni saranno dello Stato, 21 milioni li darà la Regione: dia priorità alla Acqui-Ovada-Genova e alla frana di Mele, dimenticata dal 2001”. Il consigliere Mdp Walter Otria solleciterà alla collaborazione l’assessore piemontese ai Trasporti Francesco Balocco.“La linea è gestita dalla Liguria ma è fondamentale per il Basso Piemonte”. I tagli sui trasporti rischiano di isolare gli ospedali. “I treni non risolvono la sanità”, è intervenuto il consigliere Pd Domenica Ravetti. “Però la linea è indispensabile per gli abitanti della valle Stura che si curano all’ospedale di Ovada”, ribatte il sindaco di Molare Andrea Barisone.

E’ emblematico il caso di Morbello, dove d’estate non ci sono nemmeno i pullman, allora il Comune ha noleggiato un nove posti per accompagnare tre volte al giorno gli abitanti quasi tutti anziani e i villeggianti alla stazione di Visone. Per risparmiare alla guida ci sono anche il sindaco Alessandro Vacca e i consiglieri.