Sabato 5 maggio, alle ore 21, presso il Circolo Arci di Variana (Grondona), la compagnia teatrale “Il Contafóre” (voci recitanti e canto: Roberto Pochettini, Silvana Vigevani e Gianni Repetto; musiche: Natalia Ratti; audio, proiezioni e rumori di scena: Franco Papaluca) metterà in scena in anteprima assoluta “Uno spettro s’aggira per l’Europa… Storia di Karl Marx”, atto unico scritto da Gianni Repetto. Il lavoro cerca di riproporre la figura di Karl Marx sotto tutti gli aspetti: la vicenda umana e sentimentale; la formazione filosofica e politica; la militanza rivoluzionaria; il lavoro teorico di analisi politico-economica del Capitale. Un ruolo centrale è rappresentato dalla storia d’amore con Jenny von Westphalen, che divenne sua moglie nel 1843. Jenny era figlia del barone Ludwig, funzionario del regio governo prussiano. Aveva sei anni più di Karl, era bella e colta, aristocratica, ma affascinata dalle idee del futuro marito. Il loro fu un amore struggente per tutta la vita, contraddistinto da sette gravidanze e tre figlie sopravvissute, come testimoniano le lettere dense di tenerezza che i coniugi si scambiavano nei momenti di lontananza. Buona parte del lavoro verte su questa relazione, imprescindibile per capire l’uomo Marx, e sul suo ruolo di padre affettuoso, colpito dalla perdita prematura di più di un figlio. Un altro rapporto umano importante nella vita di Karl fu quello con Friedrich Engels, colui che a partire dal 1844 divenne il suo migliore amico e collaboratore. Engels era figlio di un industriale tessile tedesco che era socio in affari con un omologo inglese di Manchester. Il padre riponeva grandi speranze imprenditoriali su di lui e Friedrich sotto questo aspetto non lo deluse andando a lavorare a Manchester alla Ermen & Engels Manifacturing.

Karl Marx

Ciò non gli impedì di collaborare assiduamente con Marx (e anche mantenerlo per consentirgli di esprimere quello che lui definiva “il suo genio politico”), soprattutto da quando questi fu costretto a rifugiarsi in Inghilterra. La loro era una collaborazione su un piano paritario, nonostante Engels riconoscesse la superiorità intellettuale di Marx e il suo ruolo centrale nell’analisi della società capitalistica e nell’organizzazione politica della Lega dei comunisti prima e dell’Associazione Internazionale dei lavoratori poi. Ma sia l’uno che l’altro erano anche due “beoni” e amavano la bella vita (che Engels fece, mentre Marx visse sempre ai limiti della sopravvivenza), le combriccole allegre e le colossali bevute. Il lavoro cerca anche di evidenziare questo aspetto di Marx, spesso dipinto come un arcigno rivoluzionario assetato di sangue. C’è poi nel testo anche la presentazione, in modo leggero da non scoraggiare coloro che non conoscono affatto il personaggio, l’esposizione delle idee politico-sociali professate da Marx e da Engels e la loro partecipazione pratica alla rivoluzione del 1848 in Germania. E così del mondo dei rifugiati politici di tutta Europa, dai democratici ai rivoluzionari, che “andando di terra in terra” sognavano di poter rientrare nei loro paesi quando le cose fossero cambiate: attese in genere durate una vita, con sempre più esili speranze a confortare la loro malinconia. Il corredo musicale a tutta questa vicenda è costituito da una ricerca sui canti di lotta dell’epoca, in particolare arie di “lied” assolutamente sconosciute oggi, caratterizzate alla fisarmonica dal talento di Natalia.