Val Borbera. Ancora a proposito del ponte della Gnocca

Prosegue la progettazione ma l’inizio lavori non è dietro l’angolo.

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Più di due mesi fa, in un articolo pubblicato il 23 aprile, il geometra Fabio Lombardo, che insieme ad uno staff di tecnici della Provincia si sta occupando del ripristino del Ponte della Gnocca  aveva assicurato che i lavori sarebbero iniziati in tempi brevi.

Il Ponte della Gnocca  è parte integrante della strada provinciale 140 della Val Borbera, nel tratto delle “Strette” e, da oltre un anno è percorribile in senso unico alternato regolato da un semaforo.

Il geometra aveva riferito anche i dettagli dell’”Operazione Gnocca”, eravamo così venuti a sapere che il ponte non è uno solo, ma due; il primo realizzato in muratura all’epoca della costruzione della strada, il secondo, in cemento armato affiancato al primo, alla fine degli Anni ’70. Il problema è il “ponte vecchio” che, di fatto, sta cedendo.

Ecco però che un progettista dell’Università di Genova, a seguito di uno studio di staticità ha fatto le sue considerazioni e, ha consigliato la Provincia di limitare la portata del ponte “sano” a 10 tonnellate e imporre  limiti di  velocità per evitare di trasmettere vibrazioni alla struttura ammalorata.

Il limite di velocità è stato risolto mettendo in entrata e in uscita dal ponte ben sei dossi artificiali, cosicché i mezzi che vi transitano fanno tanti bei saltelli, che massacrano gli ammortizzatori delle auto e le nostre schiene. E’ possibile che questa soluzione abbia un senso, ma noi “profani” ci chiediamo quale?  Come spesso accade dobbiamo limitarci al concetto che è vero tutto e il contrario di tutto. Infatti il parere di altri tecnici è discordante, questi ultimi sostengono che i dossi artificiali creano più vibrazioni alla vecchia struttura, rispetto a un’auto che transita a velocità moderata.

Resta il fatto che non vi è alcuna traccia dei lavori che sarebbero dovuti iniziare due mesi fa. Ciò che invece è iniziata è la stagione estiva e, la Val Borbera è zona turistica, ecco che ogni domenica sera a causa  di quel ponticello malato si formano lunghe code di auto in uscita dalla Valle che, allo scattar del verde semaforico cominciano a saltellare allegramente su quei sei dossi.

L’architetto Roberta Bocchino, tecnico della Provincia, rispondendo alle nostre domande ha precisato che sono tutt’ora in corso le progettazioni. “Il Ponte della Gnocca è una priorità, – ha detto – considerata anche l’importanza della Provinciale 140. Al termine delle considerazioni inizieranno le procedure di affidamento dei lavori, ma sarà possibile dare indicazioni sulle tempistiche solo dopo l’estate”.

L’architetto Bocchino assicura che i dossi non vanno ad interferire sulle vibrazioni e, le misure adottate (semaforo, dossi installati per ridurre la velocità e i limiti di peso dei mezzi che vi transitano a 10 tonnellate) sono necessarie per scongiurare danni peggiori che porterebbero addirittura alla chiusura totale del ponte. Per questo motivo invita tutti gli utenti della strada provinciale 140  a rispettare le regole in vigore.