C’è una vera e propria guerra dell’acqua in corso in Val Curone, causata anche dalle siccità degli ultimi anni. In ballo c’è l’uso delle acque del Curone per l’irrigazione del golf di Momperone e per i frutteti della valle nonché per gli acquedotti. Nove sindaci e i consorzi di produzione della pesca e dell’albicocca chiedono che l’impianto prenda meno acqua per evitare che agricoltori e residenti restino all’asciutto. Una lettera sottoscritta dagli amministratori comunali di Viguzzolo, Casalnoceto, Castellar Guidobono, Pozzol Groppo, Brignano Frascata, Monleale, Volpedo, Montemarzino, Volpeglino e dagli amministratori dei due consorzi è stata inviata alla Provincia, ente che si sta occupando dell’iter di approvazione della richiesta di derivazione di acqua dal Curone presentata dalla Golf Valcurone, gestore dell’impianto golfistico da 18 buche di Momperone. Tre anni fa, al momento dell’insediamento in Val Curone, la società aveva chiesto alla Provincia di prelevare dal torrente Curone, attraverso la roggia di Momperone, a Brignano Frascata, un massimo di 300 litri al secondo (l/s) e una quantità media di 225 l/s, con un prelievo tra il 15 settembre e il 15 aprile. Da allora, però, la domanda non era più stata accolta dalla Provincia poiché erano sorte problematiche relative proprio alla quantità di acqua necessaria.

Il golf di Momperone

Il procedimento, lo scorso anno, era stato sospeso dopo che la Provincia aveva sottolineato come per la richiesta presentata dalla Golf Valcurone sarebbero stati necessari studi sull’impatto che il notevole prelievo avrebbe potuto avere sul torrente. Secondo la legge, infatti, oltre la soglia dei 200 l/s deve essere eseguita la cosiddetta verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale, un iter lungo e approfondito, al quale la Golf Valcurone ha preferito rinunciare. Così, a gennaio, la società ha modificato il progetto: le prese per il prelievo dell’acqua dalla roggia, e quindi dal Curone, da cinque passano a tre. In questo modo, la portata massima del prelievo si ridurrà a 168 l/s mentre quella media a 126 l/s, cifre che soddisfano comunque le esigenze del golf e che evitano di sottoporre il progetto agli approfondimenti ambientali. I sindaci e i consorzi temono però, come si diceva, nonostante la drastica riduzione, di rimanere senz’acqua: secondo i loro calcoli, 126 l/s significano infatti, ben 2,3 milioni di metri cubi di acqua da prelevare dal Curone nel periodo indicato, quantità non sostenibile dal torrente e dalle altre derivazioni agricole e domestiche della vallata, dove esistono due invasi, a Volpedo e Casalnoceto, da riempire a scopo agricolo, e un terzo e in fase di costruzione a Volpeglino, già autorizzato.

pesche Volpedo
La raccolta delle pesche in Val Curone

Nel settore della frutta, ricordano i firmatari, lavorano 200 famiglie con 150 dipendenti e già i Comuni più a valle hanno nel 2017 sofferto carenze idriche nella roggia Volpedo-Viguzzolo a causa della siccità degli ultimi anni. La loro proposta è di dimezzare il dato richiesto dalla Golf Momperone e di concedere al golf solo 55 l/s, pari a un milione di metri cubi, per poter continuare a irrigare i frutteti e alimentare comunque gli acquedotti. “L’uso dell’acqua a scopo potabile e agricolo – scrivono i sindaci – deve prevalere sull’utilizzo per gli impianti sportivi. Nell’ultimo anno, l’acqua è mancata dalla presa di Volpedo dal primo luglio 2017 al 15 febbraio 2018”. Sindaci e agricoltori chiedono inoltre controlli severi sui prelievi praticati dal golf da parte della Provincia. Bruno Dellatorre della Golf Momperone contesta le cifre: “In base ai dati forniti dal nostro geologo, Diego Toso, gli oltre 2 milioni di metri cubi citati dai sindaci sono un dato completamente sbagliato: per derivare tale volume d’acqua avremmo bisogno di circa altri 90 laghi con dimensioni pari agli esistenti. Il fabbisogno idrico per l’irrigazione del golf ammonta a 202 mila metri cubi d’acqua che, rapportati ai 49,9 milioni annui cumulati dal Curone, corrispondono allo 0,4%. Non solo – prosegue Dellatorre -: ragionando sulle portate medie di marzo, pari a a 3.260 l/s, la derivazione media di 126 l/s è del tutto trascurabile, attestandosi sul 3.8%. Il tutto in ragione di un deflusso minimo vitale pari a 120 l/s”. Secondo il gestore del golf, infine, “attualmente le portate del fiume sono ben maggiori dei 3260 l/s medi”. Quindi, secondo Dellatorre, c’è acqua per tutti.