Dopo l’ennesimo incidente mortale la protesta dei residenti di Valle, a Gavi, prende forma con il Comitato per la sicurezza stradale in Valle. Un gruppo di persone che ha deciso di farsi carico della raccolta firme da inoltrare a Comune e Provincia per chiedere interventi utili a risolvere i pericoli quotidiani che corrono le persone residenti non solo in Valle ma anche a Fabbrica e tutti coloro che percorrono la strada provinciale 161 della Crenna. In paese e sui social network, dopo la morte di Marco Milanese, domenica scorsa, l’indignazione è stata tanta così, almeno a parole, come la volontà di chiedere cambiamenti per una situazione insostenibile: lungo tutta la strada non ci sono strisce pedonali, le forze dell’ordine non fanno controlli né esistono sistema validi per monitorare la velocità degli automezzi, assenti le rotonde negli incroci più pericolosi.

Il semaforo a Basaluzzo

Nei comuni limitrofi Provincia e amministrazioni comunali sono intervenuti per ovviare agli stessi problemi di Valle. A Basaluzzo, lungo la strada provinciale che scorre fuori dal paese, in centro abitato, è stato installato un semaforo a chiamata: il pedone che intende attraversare schiaccia un pulsante a il semaforo diventa rosso per gli automezzi. A Vignole Borbera, nel tratto della provinciale 140 da casello della A7 fino al ponte sul Borbera, ci sono parecchi autovelox fissi per far rispettare i 50 km orari alle auto che transitano anche in quel caso in un centro abitato. Tra Ovada e Silvano d’Orba sono numerosi gli autovelox, lo stesso all’uscita di Casalcermelli. Molti comuni installano i Velo ok, i “bidoni” arancioni che multano chi non rispetta il codice della strada solo in presenza di forze dell’ordine. A Gavi, visto che non si ci sono quasi mai pattuglie, sarebbero poco efficaci.

Un autovelox all’ingresso di Ovada

Sempre sui social network hanno manifestato la volontà di firmare la petizione per Valle anche persone residenti in altri paesi ma che transitano tutti i giorni lungo la 161 per la quale, lo ricordiamo, il comitato chiede una pista ciclabile-marciapiede, attraversamenti pedonali, rotonde, autovelox e pattuglie. “Affinché in futuro non si ripetano più incidenti (inevitabili data l situazione della strada) invitiamo tutti i cittadini e le cittadine, gaviesi e non, a firmare la petizione affinché il Comune di Gavi e la Provincia intervengano in modo concreto e rapido”. Fanno parte del comitato Giovanna Cartasegna, Angelo Ciappolino, Maria Grazia Fasciolo, Luciano Fresia, Carla Peraldo, Luca Priano, Maria Giuseppa Piscopo, Angelo Schilirò e Massimiliano Schilirò.