Valle, tutto come prima lungo la provinciale: la strada 161 resta pericolosa nonostante le promesse.

Il comitato dei residenti: “Perchè i vigili non effettuano controlli? Quanto ci vuole per avere la rotonda presso il centro commerciale?”. I segnalatori di velocità, intanto, sono spenti da mesi.

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Installati circa dieci anni fa, sono spenti da mesi o forse più dopo aver avuto ben pochi effetti positivi sulla sicurezza lungo la strada 161 della Crenna, in località Valle a Gavi. I segnalatori luminosi di velocità presenti nel famigerato rettilineo non funzionano da tempo ed sono un po’ lo specchio di quanto la situazione del centro abitato sia tenuta in considerazione dalle istituzioni: il limite di velocità dei 50 km orari viene rispettati da pochissimi automobilisti e nessun intervento concreto, strisce pedonali a parte, dopo l’incidente mortale del settembre scorso è stato ancora messo in atto, nonostante i solleciti dei residenti, riuniti in un comitato che ha raccolto 650 firme. “Le stagioni passano, i mesi trascorrono, l’estate sta arrivando e in Valle non cambia mai niente – commenta Massimiliano Schilirò, portavoce del Comitato per la sicurezza stradale in Valle -. Il Comune di Gavi ha ricevuto una nostra delegazione il 14 marzo. Sono stati discussi i punti della petizione e gli amministratori comunali hanno promesso varie azioni: l’intensificazione del pattugliamento della strada (chiedendo una presenza più costante dei carabinieri di Novi Ligure), la costruzione di una rotonda davanti al centro commerciale (finanziata da soldi della Cociv), il miglioramento della segnaletica pedonale (al momento ci sono solo due strisce poco visibili).

Le immagini dell’incidente avvenuto in Valle il 22 settembre 2017, pochi giorni dopo la morte di un giovane nella stessa località

In questo modo l’amministrazione comunale ha chiaramente espresso la sua intenzione di agire in modo concreto, sottolineando però che devono collaborare anche le altre istituzioni, in particolare la Provincia. In passato Comune e Provincia hanno avuto relazioni tese e si sono ostacolati a vicenda invece di collaborare”. Schilirò sottolinea però come, nonostante le buone intenzioni, “alle parole non hanno fatto seguito i fatti. Il traffico in Valle è intenso e, come ogni anno, nel periodo più caldo numerose sono le moto in circolazione. Ciò aumenta ulteriormente il pericolo della strada, come drammatici incidenti mortali ci ricordano, pur non volendo colpevolizzare esclusivamente i motociclisti. Una situazione di costante insicurezza e pericolo. Come cittadini e firmatari chiediamo chiarimenti riguardo alle tempistiche sulla rotonda promessa di fronte al centro commerciale Gulliver, alle motivazioni per cui la polizia locale gaviese non è mai in Valle a pattugliare, anche e soprattutto nell’attesa della rotonda e, infine, sull’uso delle telecamere installate presso il convento dei frati”, che potrebbero essere utili per verificare il rispetto dei limiti. Il comitato rivolge quindi un appello “alle istituzioni e a ogni singola persona che percorre la strada di Valle: usiamo la testa e non l’acceleratore!”.