Il Consorzio tutela del Gavi appoggia la proposta di chiudere al traffico via Mameli, la via principale di Gavi, nei fine settimana, lanciata da alcuni cittadini ormai da diverse settimane. Un’iniziativa che chiede anche di togliere i posti auto davanti alla chiesa parrocchiale di San Giacomo e che finora ha raccolto oltre 500 adesioni, riaprendo il dibattito in paese su un problema molto sentito ma mai affrontato in maniera risolutiva dall’amministrazione comunale. Il Consorzio di tutela ha pensato di proporre un ‘manifesto programmatico’, il Patto per il Gavi, che rappresenti una dichiarazione di intenti e un impegno reciproco ad operare per lo sviluppo economico, turistico e sociale del territorio. Alcuni punti cardine del Patto, che verrà scritto a breve, riguardano il Forte di Gavi, “vero simbolo del territorio, dovrebbe essere aperto tutti i giorni e illuminato di notte”, e via Mameli, che “può accrescere il suo appeal laddove diventi pedonale, soprattutto nel weekend, permettendo agli esercenti di allestire dehors ed esposizioni all’esterno, e ai turisti di passeggiare serenamente in centro.

Via Mameli in festa
Via Mameli in festa

Iniziativa, quest’ultima, che vogliamo portare avanti, come sempre in un’ottica di promozione del territorio, in collaborazione con l’amministrazione comunale che è stata al fianco del Consorzio dal 2013 nell’organizzazione dei grandi eventi di valorizzazione della Denominazione”. Il Consorzio fa sapere che rispetto al 2018 i numeri del Gavi docg sono in crescita: “Con una superficie vitata di oltre 1600 ettari di vigneto, 13,5 milioni di bottiglie immesse sul mercato di cui l’85% esportato in tutto il mondo, il Gavi segna nel 2019 un +5% rispetto ai dati dello stesso periodo dello scorso anno e conferma un trend positivo che continua da 10 anni”. Commenta il presidente Roberto Ghio: “Il successo della nostra denominazione ci ripaga dell’impegno e degli sforzi che abbiamo perseguito in questi anni.

Roberto Ghio

Il Consorzio ha puntato sulla tutela e sulla valorizzazione del Gavi, 100% Cortese, vitigno autoctono, unico, con caratteristiche molto riconoscibili e un elevato standard di qualità. Abbiamo, inoltre, investito in un progetto pluriennale di comunicazione e promozione territoriale che da un lato con il Laboratorio Gavi e il Premio Gavi La Buona Italia colloca il Gavi al centro del dibattito del mondo del vino italiano; dall’altro sta contribuendo a costruire la ‘Destinazione Gavi’, valorizzando l’offerta turistica integrata del territorio, dove il viaggiatore può vivere esperienze diverse tra enogastronomia, cultura, storia, natura, sport e shopping. Proprio sul tema centrale del marketing del nostro territorio siamo disponibili a fare di più, consapevoli che i risultati arriveranno solo se tutti gli attori protagonisti – istituzioni, produttori, esercenti, associazioni culturali e di categoria e i privati sapranno giocare in squadra”.