L’amministrazione comunale di Gavi vuole rendere più sicura via Mameli e sta pensando anche a un semaforo. Innanzitutto ha deciso di prorogare la chiusura di via Mameli nei fine settimana come aveva deciso a giugno l’allora commissario prefettizio in base alla petizione sottoscritta da circa 500 cittadini e alle norme a favore dei ristoranti emanate all’epoca dal governo dopo il lockdown di primavera. Il coronavirus c’entra anche stavolta: fra le motivazioni c’è la necessità di consentire ai pedoni di camminare lungo la strada senza accalcarsi al lati della via a causa della auto. Così, l’antica via Umberto I resterà chiusa da vico Portino a piazza Roma il sabato dalle 13 alle 24 e la domenica e i festivi dalle 10 a mezzanotte. Cancellata la chiusura del giovedì e venerdì sera, necessaria soprattutto in estate per i locali pubblici.

Via Mameli la sorsa estate (foto da Facebook)

L’ordinanza resterà in vigore fino al 6 gennaio, dopodiché verranno fatte ulteriori valutazioni con commercianti e abitanti. Il provvedimento è necessario, oltre che al commercio, soprattutto per la sicurezza dei pedoni e la vivibilità del centro storico, oppresso dal traffico soprattutto a certe ore della giornata. Uno dei punti più critici di via Mameli è il tratto tra la piazza del Paraso e l’enoteca, una strettoia che spesso causa ingorghi in particolare con il transito di mezzi pesanti. “Anni fa – dice il vicesindaco, Valerio Alfonso – la Provincia aveva approvato il progetto per l’installazione di un semaforo per regolamentare il traffico in quel tratto molto pericoloso. Le amministrazioni comunali precedenti, però, non hanno mai dato seguito a quell’iniziativa. Noi la pensiamo diversamente. Ovviamente va studiata la soluzione migliore insieme agli orari di funzionamento ma in qualche modo si deve intervenire: quando transitano al contempo auto e camion o trattori spesso si blocca tutto e gli animi si scaldano. Così non si può andare avanti”.