Vignole Borbera: Demolire e bloccare gli abusi edilizi, è necessario

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2010
Vignole Borbera municipio
il municipio di Vignole Borbera, sede dell'Unione montana

Nell’ultimo periodo per l’Ufficio Tecnico del comune di Vignole Borbera c’è un gran lavoro. Pare che una buona parte di chi, costruisce, amplia o ristruttura, una casa, un muro o addirittura un tratto fognario, lo faccia in assenza di permesso. Questo almeno è quanto risulta leggendo l’Albo Pretorio. Tanti indisciplinati a Vignole? Proviamo a chiederlo al sindaco Giuseppe Teti. Il primo provvedimento emesso, riguarda la sopraelevazione di un muro, posto lungo la provinciale, all’ingresso del paese, nei pressi dell’autostrada.

Come mai l’Ufficio tecnico ha fatto sospendere i lavori?

Il muro in questione era già esistente, ed era ammalorato. Un paio d’anni fa, se ben ricordo, l’Ufficio Tecnico aveva fatto un’ordinanza per la messa in sicurezza. Ma non so se sia stata fatta. So invece, che è stato concesso un permesso a gennaio, per opere di ristrutturazione e costruzione di un box per l’auto. Da un sopralluogo, risulta che il muro sia stato innalzato di circa un metro e mezzo, se dovesse crollare, sarebbe un bel macello, ma non solo è stato anche realizzato un nuovo muro di contenimento, colmato da un quantitativo di terra necessario per livellare il terreno circostante. Quindi l’ufficio tecnico ha sospeso i lavori, in attesa che venga presentata la documentazione necessaria per valutare le opere, poi deciderà la Commissione edilizia, se concedere un permesso di costruire in sanatoria.

All’albo pretorio c’è un’ordinanza di demolizione, emessa dal responsabile dell’Ufficio Tecnico…

Nell’autunno scorso era stata presentata un’istanza per sanare un abuso edilizio di qualche anno fa, per una veranda, un locale caldaia, un bagno e una tettoia, oltre a modifiche interne all’abitazione originale. L’istanza, è  stata sospesa a dicembre, in attesa di avere altri documenti, che però non sono mai stati presentati. Ma il problema vero, è che queste opere sono state eseguite in un’area classificata di pericolosità geomorfologica, in pratica su una frana attiva, sopra ad un corso d’acqua, oltre a ricadere all’interno di vincolo ambientale. Il geologo che ha fatto la perizia, ha già spiegato che in quella zona è impossibile ogni tipo di edificazione e la commissione che si è già espressa, ha dichiarato che l’abuso edilizio non è sanabile. Insomma è pericolosa. Tutti questi motivi portano ad un inevitabile ordine di demolizione.

C’è una terza ordinanza che riguarda Variano Inferiore, cos’è successo?

Anche qui siamo in assenza di permesso di costruzione. L’Azienda Multiservizi Idrici ed Ambientali Scrivia, è intestataria  di terreni, affidati a Gestione Acqua per la gestione dei propri impianti di potabilizzazione presenti in quell’area. Gestione Acqua, ha realizzato un nuovo tratto di condotta fognaria, un tombino e ha tagliato la strada comunale, senza chiedere alcun permesso al Comune. Il primo marzo, la strada si è trasformata in torrente, come hanno raccontato gli abitanti della frazione, a causa della fuoriuscita di grandissime quantità d’acqua dal tombino, che servirebbe per il nuovo allaccio alla fognatura. Da qui l’ordinanza di demolizione delle opere abusive e naturalmente dovranno riportare tutto com’era prima dei lavori.