Il casello A7 di Vignole

Nonostante sia stata finanziata nel 2017 con 1,37 milioni di euro, fondi pubblici provenienti dal Terzo valico, la rotonda prevista all’incrocio tra il casello della A7 e le strade provinciali 140 e 143, non ha ancora concluso l’iter progettuale. Era stata prevista per ridurre la pericolosità dell’incrocio in vista dell’incremento dei mezzi pesanti generati dai cantieri del Terzo valico di Arquata Scrivia e Serravalle Scrivia ma, mentre la Grande opera è andata avanti, la rotonda è rimasta un sogno. Ora potrebbe sbloccarsi qualcosa ma non si sa con che tempi. Nell’iter sono coinvolti la Provincia, il Comune, Autostrade per l’Italia (Aspi) e il Cociv, che ha redatto il progetto sin dal 2019 e lo ha finanziato. Il consorzio, a proposito dei ritardi nella costruzione della rotonda, spiega: “Nel 2017 la Regione aveva prescritto l’adeguamento, con incrocio a rotatoria, dell’intersezione tra la SP140 e la SP143 presso il casello autostradale di Vignole Borbera. Cociv ha adempiuto stipulando una convenzione con la Provincia, con la quale si è impegnato a progettare e finanziare l’intervento, mentre l’ente provinciale ha assunto l’onere di proponente ed esecutore.

Un incidente avvenuto davanti al casello della A7

A seguito di tale accordo e della stesura del progetto definitivo della rotatoria, la Provincia, a marzo 2019, avviava la Conferenza di servizi per l’approvazione dell’intervento, poi sospesa per recepire in progetto le richieste degli enti interessati, rispetto alle quali, il Consorzio Cociv, in qualità di progettista, ha immediatamente provveduto ad aggiornare e rimettere alla Provincia la documentazione tecnica necessaria alla ripresa dell’iter approvativo che non è ancora avvenuta”. A richiedere modifiche al progetto era stata in particolare Aspi, sin dal settembre 2019. La sospensione delle attività causata dalla pandemia ha senz’altro contribuito a prolungare i tempi. La società sottolinea di aver evidenziato all’epoca “alcune carenze progettuali”, riferite alla corsie di immissione nel casello autostradale: “Autostrade si rese pertanto disponibile a condividere una soluzione tecnica alternativa, che potesse sufficientemente assicurare la compatibilità delle nuove opere per l’utenza e la sicurezza autostradale, nel rispetto della normativa di settore. “A valle di questi elementi – spiega la società -, di cui la Provincia nonché il Ministero delle Infrastrutture sono stati messi al corrente, il parere di Aspi è rimasto sospeso in attesa di un riscontro da parte dell’amministrazione provinciale”. A sua volta, la Provincia, con il presidente Enrico Bussalino, spiega: “Un mese fa gli uffici hanno trasmesso al ministero le integrazioni richieste da Aspi e redatte dal Cociv, per il parere necessario. La società a suo tempo aveva infatti richiesto modifiche rispetto alle corsie di immissione nel casello sottolineando come tocchi al ministero pronunciarsi su queste modifiche”. In sostanza, le integrazioni chieste al Cociv nel 2019 sono state trasmesse a Roma dalla Provincia solo nel 2022