Vita notturna “blindata” niente più vetro in vendita

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Dal 1° luglio la vita notturna novese subirà regole più stringenti. Il sindaco Rocchino Muliere, ha infatti disposto che nelle ore serali, non si potranno più somministrare e vendere bevande in contenitori di vetro.

Certamente su questo provvedimento, hanno fatto leva i recenti fatti di Torino, quando  in centinaia si ferirono nel corso di un evento, a causa dei vetri rotti disseminati sul selciato. Novi non è immune da simili fatti, poiché spesso sono state segnalate (anche nei giorni passati dai carabinieri) intemperanze che avvengono in alcune zone della città, tra cui via Pietro Isola e piazza Pernigotti, dove spesso gruppi di cittadini sudamericani bevono birre rompendo poi le bottiglie. Episodi più volte denunciati dai cittadini anche con raccolte firme, all’Autorità comunale.

Le nuove norme prevedono che dalle 21 di tutti i giorni fino alle 8 della giornata successiva: “è vietata la vendita per asporto di bevande in bottiglie e bicchieri di vetro da parte di bar, negozi o ristoranti, oppure da attività autorizzate anche temporaneamente (vedi gli stand dello street food). È quindi proibito  portare con sé o consumare all’esterno di un locale, con l’eccezione dei dehor autorizzati per i quali è previsto servizio ai tavoli, qualsiasi bevanda contenuta in bottiglie o contenitori di vetro. Sarà consentito invece somministrare o consumare bevande in vetro, solo all’interno del pubblico esercizio”-.

Per quanto riguarda il decoro urbano, l’ordinanza ricorda anche che gli esercenti dovranno sempre provvedere a tener pulito lo spazio antistante il loro locale e il suolo pubblico occupato.

“Ci troviamo alle prese con un provvedimento che penalizza prima di tutto il Commercio e il Turismo di Novi – ha commentato il presidente dell’Ascom, l’associazione dei commercianti novesi, Massimo Merlano -. Non serve un’ordinanza che vieti di somministrare bibite in bottiglia alla sera, perché questo provvedimento esisteva già. Ma se ne deve discutere. E ogni commerciante è conscio dei propri compiti. L’esercente pulisce sempre anche dove non gli competerebbe, proprio per mantenere il decoro. Bisognerebbe cominciare a intervenire su chi commette frequenti balordaggini, come insudiciare il suolo pubblico o spaccare bottiglie come spesso avviene in città. Questa gente non ha bisogno di comprare alla sera le bottiglie dai commercianti che lavorano e si preoccupano di richiamare visitatori. Le acquista al pomeriggio o al mattino nei supermercati”-.